“Gesù Eucaristico Amore„
Pagine sull'Eucarestia, di spiritualità, di formazione eucaristica. Dottrina e pietà, pensieri ed esempi si intrecciano in armonia suadente e dolce. Alla scuola dei Santi, veri «serafini» dell'Eucarestia, si impara con rapidità ed efficacia ad amare il sacramento dell'Amore.
Padre Stefano Maria Manelli, Casa Mariana Editrice
Prefazione del libro
«La devozione alla Eucaristia - disse San Pio X, il Papa dell'Eucaristia - è la più nobile perché ha per oggetto Dio; è la più salutare perché ci dà l'Autore della grazia; è la più soave perché soave è il Signore.»
La devozione alla Eucaristia, insieme alla devozione alla Madonna, è una devozione di Paradiso, perché è la devozione che hanno anche gli Angeli e i Santi del Cielo. «Figurando una accademia in Paradiso - diceva Santa Gemma Galgani estatica - si deve imparare ad amare soltanto. La scuola è nel Cenacolo, il maestro è Gesù, le dottrine sono la sua carne e il suo sangue».
L'Eucaristia è Gesù Amore. Per questo è il Sacramento dell'Amore, di tutto l'amore: contiene Gesù vivo e vero che è «Dio Amore» (Giovanni 4,8) e che «ci ha amato fino all'eccesso» (1Giovanni 13,1).
Tutte le espressioni dell'amore, le più alte e le più profonde, sono racchiuse nell'Eucaristia: l'amore crocifisso, l'amore unitivo, l'amore adorante, l'amore contemplativo, l'amore orante, l'amore inebriante.
Gesù Eucaristico è Amore crocifisso nel S. Sacrificio della Messa, in cui rinnova l'immolazione di Sé per noi; è Amore unitivo nella Comunione sacramentale e spirituale, in cui si fa «uno» con chi Lo riceve; è Amore adorante nel Santo Tabernacolo, in cui è presente come olocausto di adorazione al Padre; è Amore contemplativo nell'incontro con le anime che amano «stare ai suoi piedi» come Maria di Betania (Luca 10,39); è Amore orante nella sua «incessante intercessione per noi» al cospetto del Padre (Ebrei 7,25); è Amore inebriante nelle celesti ebbrezze dell'unione nuziale con i suoi prediletti, i vergini e le vergini, che Egli stringe a sé con amore esclusivo, come strinse a sé San Giovanni Evangelista, l'apostolo vergine, l'unico che nel Cenacolo «riposò sul petto di Gesù» (Giovanni 21,20).
«Essere posseduti da Gesù e possederlo: ecco il regno perfetto dell'amore», ha scritto san Pietro Giuliano Eymard. Ebbene, l'Eucaristia realizza questo «regno perfetto dell'amore» in tutti i puri di cuore che si accostano ai Santi Tabernacoli e si uniscono a Gesù Ostia con umiltà e amore. Gesù nell'Eucaristia si immola per noi, si dona a noi, resta fra noi con umiltà e amore infiniti.
«O meravigliosa altezza e degnazione che dà stupore - esclamava il Serafico Padre san Francesco - O umiltà sublime e sublimità umile che il Signore dell'universo, Dio e Figlio di Dio, abbia ad umiliarsi, nascondersi sotto la piccola figura del pane per la nostra salute! Guardate, fratelli, l'abbassamento di Dio... Quindi non tenetevi nulla di voi stessi, affinché interamente vi accolga colui che tutto si dà a voi.»
E sant'Alfonso Maria de' Liguori aggiunge, con la sua solita tenerezza affettuosa: «Mio Gesù! Quale invenzione amorosa è stata mai questa del Santissimo Sacramento, di nascondervi sotto l'apparenza del pane per farvi amare e trovare da chi Vi desidera!».
Il pensiero al Sacerdote che ogni giorno ci dona Gesù, e alla Beata Vergine Maria che è la Madre Divina di Gesù e di tutti i Sacerdoti, sia sempre presente al nostro affetto verso il Santissimo Sacramento, perché l'Eucaristia, la Madonna e il Sacerdote sono inseparabili, così come sul Calvario furono inseparabili Gesù, Maria e san Giovanni Evangelista.
Impariamo tutto questo alla scuola dei Santi. Essi l'hanno vissuto in maniera ardente e sublime, da veri serafini di amore all'Eucaristia. Ed essi soli, come dice la Lumen Gentium (n. 50), sono la «via sicurissima» a Gesù Eucaristico Amore.