Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 24 gennaio 1999
Domenica 24 Gennaio 1999, la Comunità Primavera del R.C.C. ha organizzato alla Fiera di Cagliari un Convegno con la partecipazione di due Relatori eccellenti: Padre Francesco Belluzzo e Maria Ester Cruz. I diversi gruppi aderenti, giunti da tutta la Sardegna, con devozione e speranza, si sono ritrovati in un ambiente caldo soprattutto per l'accoglienza, l'amore e la gioia.
Ha fatto ingresso Padre Francesco Belluzzo, Vocazionista, parroco, membro del Comitato Nazionale della Comunità Servi di Cristo Vivo rivolgendo alcune invocazioni a Dio Padre ed invita l'assemblea alla preghiera comunitaria come il più efficace strumento per preparare il posto a Gesù nel nostro cuore. Ha fatto entrare subito i convenuti in un clima spirituale ricordando alcune parole chiave da invocare per far posto a Gesù dentro di noi, suscitate dallo Spirito Santo; Abbà
(Padre) e Gesù è il Signore
e altre suggerite dalla Chiesa di Dio: Maranatha
(vieni Signore) e Amen
(Così Sia).
Nel corso della sua catechesi della mattina, ha voluto guidarci alla scoperta della bontà e misericordia del Padre che, in particolare nell'anno dedicato a Lui Padre, dobbiamo lodare per tutta la creazione e per il suo capolavoro che è l'UOMO. Padre Belluzzo ha affermato che Dio è Padre e Madre insieme nel Suo Amore
, DIO E' PADRE PERCHE': genera il proprio figlio; procura il cibo: Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente
(Salmo 145,16) e ...fece piovere su di essi la manna per cibo e diede loro pane del cielo
(Salmo 78,24); è il Custode: Ecco io mando un angelo davanti a te per custodirti nel cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato
(Esodo 23,20); è la Guida: Dio lungo tutta la vita ci guida e ci conduce alla casa del Padre, recuperandoci se qualche volta deviamo e ci perdiamo (vedi Isaia 46,3); è correzione: Felice l'uomo che è corretto da Dio
(Giobbe 5,17). Il Signore corregge chi ama, come un Padre il figlio prediletto
(Proverbi 3,12).
Ma, come già disse Giovanni Paolo I° nel 1978, Dio è anche mamma
, DIO E' MAMMA PERCHE': è Lui che apre il grembo materno e genera. Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre
(Salmo 139,13); è Colui che ci veste del sangue di Cristo col quale sono stati lavati i nostri peccati e quindi ci veste con la grazia del Battesimo e con la verità della parola di Dio.
A metà mattina Padre Belluzzo ha ceduto la parola a Maria Ester Cruz, membro del Comitato Nazionale della Comunità Servi di Cristo Vivo. Maria Ester, originaria della Repubblica Domenicana, dopo aver conosciuto il Rinnovamento Cattolico Carismatico, ha iniziato ad evangelizzare in tutto il mondo ottenendo risultati sorprendenti grazie alla sua chiarezza di espressione che permette alla Sacra Scrittura di penetrare in molti cuori.
Lei ha sottolineato, all'inizio della sua catechesi, l'importanza di conoscere il Padre, nel senso di sperimentare il nostro rapporto di figliolanza nei confronti di un Dio che è insieme Papà e Mamma che ci ama infinitamente, gratuitamente, molto più dei nostri genitori naturali, in modo inimmaginabile.
E' passata ad esaminare alcuni capitoli della Genesi (2,16 e 3) per sottolineare come, mentre all'inizio della creazione l'uomo sentiva l'amore di Dio e tra di loro c'era un perfetto rapporto di figlio e Padre, successivamente è intervenuto il serpente per invitare a mangiare dei frutti dell'albero della conoscenza proibito da Dio. L'uomo, non vincendo la tentazione al desiderio di ciò che gli appariva gradito, ne ha mangiato e poi... nella vergogna, si è nascosto ed e andato incontro alla morte.
Ancor oggi il peccato sconvolge l'ordine voluto da Dio, l'armonia del mondo: l'uomo oggi, ancor più di 2000 anni fa, si lascia trascinare dal desiderio di potenza, dominio, superiorità, apparenza; per avere soldi è disposto a fare di tutto: uccidere, rubare, stuprare, vendere droga ma, col tempo, si accorge che con i soldi può comprare soltanto quello che vale poco, non l'amore, non la salute, non la vita, non la pace.
Ciascuno di noi deve accettarsi così com'è, ci dobbiamo piacere dentro, come il Padre ci ha creati, perché ci ha fatto perfetti. Anche noi cattolici, ingannati dal mondo, siamo presi dalla paura e siamo spesso tristi, ci alziamo già al mattino angosciati, ci lamentiamo o perché abbiamo già avuto qualche sofferenza o perché l'aspettiamo.
Dio ha sofferto per la nostra sorte di peccato ed ha perciò mandato Suo Figlio Gesù che con la sua Incarnazione ha riconciliato la divinità e l'umanità. Con la sua morte ha pagato per noi e tutti i nostri peccati sono stati inchiodati nella croce.
Ecco il monito che Ester ha rivolto a tutti i presenti: quando ti senti triste, angosciato, vai da Cristo, in Chiesa o in ginocchio nella tua stanza, guardalo sulla croce e ricordati che non devi essere più afflitto perché è lui che è stato inchiodato, è morto per te, lascia ai piedi della Croce i tuoi problemi e ritorna in pace.
La mattina si è conclusa con alcune invocazioni rivolte al Padre da Maria Ester affinché tutti possano sentirsi liberati dai pesi spirituali che hanno impedito una crescita secondo la Volontà di Dio, e dai diversi mali fisici e possano, invece, sperimentare il dono della gioia e dell'amore di Dio.
Nel pomeriggio ha ripreso la parola Padre Francesco per condurre una meditazione sulla necessità della evangelizzazione cui tutti noi cattolici siamo chiamati. Il Signore ha mandato un Angelo a custodire ciascuno di noi che, insieme a Maria, ci sta guidando alle soglie del Duemila, e noi quindi dobbiamo trasformarci, soprattutto in vista dell'ormai prossimo Giubileo, in Angeli annunciatori del messaggio.
L'importante è creare occasioni, aprire una finestra e poi essere decisi, insistere tante volte fino a sterminare l'opera di Satana. Il lavoro di evangelizzazione va svolto in équipe: non è importante chi predica o chi tiene il microfono: tutte le funzioni sono necessarie, tante persone contribuiscono.
Maria Ester ha proseguito la catechesi svolta la mattina citando Geremia che dice Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è Sua fiducia
. La vita di ogni giorno ci mostra che l'uomo confida troppo nelle sue capacità (intelletto, professionalità, bellezza, ecc.).
Nel mondo ci sono tanti problemi ma se noi siamo con Gesù Cristo, se abbiamo la grazia di Dio siamo come alberi che, anche nei momenti di caldo, di siccità (prove e malattie), continuano ad essere verdi perché hanno le radici nel fiume, cioè nel Santuario di Cristo (fonte di acqua viva). Avere fede vuol dire infatti confidare, fidarsi, obbedire e credere nel Signore. Dobbiamo essere alberi piantati in Cristo, e solo allora, nonostante i problemi, continueremo ad essere felici: e sarà con questa gioia in Cristo che i cristiani sbalordiranno il mondo. Ed ancora, dandoci agli altri con questa gioia e con la testimonianza di vita, più che con le parole, il Signore darà a ciascuno di noi quello di cui abbiamo bisogno.
E' seguita la Santa Messa concelebrata da diversi Sacerdoti presenti e presieduta da Padre Belluzzo con l'intenzione di preghiera per l'Unità dei Cristiani, che si è svolta in un gioioso raccoglimento, reso più suggestivo dai canti di adorazione e lode caratteristici di questi incontri.
Padre Francesco, nell'omelia, ha esortato i partecipanti ad avere una profonda fede in Cristo perché il Signore ancora oggi guarisce in tutte le parrocchie e in tutti i paesi, ogni sorta di infermità.
Grazie al dono dello Spirito Santo, il Rinnovamento Carismatico Cattolico ha riscoperto la preghiera per ottenere da Dio la guarigione soprattutto quella interiore che è la più importante perché, una volta ottenuta, non passa più e può far affermare, a colui che ha una malattia fisica, quanto disse san Paolo ...Mi compiaccio delle mie infermità...
e ...tutto concorre al bene di coloro che amano Dio...
. Durante la preghiera dei fedeli Maria Ester ha presentato al Signore le necessità dei fratelli affinché siano liberati dalle tristezze, dalle false preoccupazioni, dal vuoto e siano riempiti di una fede forte per diventare cristiani ben radicati in Cristo.
E così, al termine della giornata di questa preghiera carismatica i partecipanti, nei quali traspariva una nuova speranza, hanno pregustato, come ha detto Padre Francesco, l'anticamera del Paradiso.
I rappresentanti dell'Associazione Primavera hanno ringraziato Padre Francesco e Maria Ester per quanto hanno detto nel nome del Signore che ha fatto senz'altro breccia nel cuore dei presenti i quali, con entusiasmo e gratitudine, hanno rivolto un prolungato applauso ai relatori. La potenza dello Spirito Santo attraverso Maria Ester e Padre Francesco ha riempito e toccato i cuori di ognuno. Lode e Gloria al Signore!