Il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 19 novembre 2000
Si è tenuto Domenica 19 novembre l'ultimo raduno dello scorso millennio, dal tema Il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo
(1 Corinzi 6,19).
Dopo solenni e gioiosi canti di lode e un intenso momento di preghiera comunitaria, salutato dall'applauso di circa duemila convenuti, ha preso la parola il primo Relatore della giornata Ivan Laferla, leader del Ministero della Musica e del Canto di Malta.
Ivan con grande entusiasmo ha invitato ciascuno a non spegnere il fuoco dello Spirito Santo, come dice San Paolo nella prima Lettera ai Tessalonicesi 5,19. Ha proseguito dicendo che quando noi viviamo nello Spirito Santo, Egli vive in noi, il Suo amore è perfetto e siamo Suoi veri discepoli. Quando invece non viviamo nello Spirito Santo, soffochiamo il Fuoco di Dio, viviamo isolati e in povertà di spirito e, quindi, nel peccato.
Nel suo secondo intervento Ivan ha parlato della nostra conversione e trasformazione. Mentre nell'Antico Testamento ci si doveva coprire il volto davanti allo splendore della luce di Dio, perché nessuno poteva vedere la Sua Gloria, noi possiamo contemplarla in Gesù. Perciò, ha continuato Ivan, possiamo vedere in Gesù la faccia di Dio grazie allo Spirito Santo che è dentro di noi. Con grande forza ha invitato tutti a non mettere un velo davanti al volto, ma a scoprirsi gli uni agli altri, con un viso sorridente, perché se siamo in Lui riflettiamo la Sua gioia. Il volto riflette ciò che accade dentro i cuori, ha detto Ivan, perciò dobbiamo trasformarci nell'immagine e nella luce di Dio per proclamare che il Regno del Signore è già tra di noi.
E' intervenuto poi Don Piero Scano che, in età adulta, ha risposto generosamente alla chiamata vocazionale, lasciando una prospettiva di vita familiare per seguire Gesù in modo più tangibile. Don Piero è subito riuscito a catturare l'attenzione dei presenti e, soprattutto quella dei giovani, rendendo viva ed attuale l'affermazione di Gesù Se qualcuno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà, e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui
(Giovanni 14,23). Interessante è stato il suo accento posto sulla delicatezza con cui Dio ci interpella all'amore; il se
di Gesù e del Padre non è un'imposizione ma una proposta. Don Piero ha sottolineato che Dio, con la Sua donazione, ha anticipato quell'amore che Lui stesso ci chiede, quello giusto, quello vero, quello puro che dobbiamo sentire verso il nostro fratello. L'amore verso Dio Padre è la verifica dell'essere Suoi veri discepoli, messaggeri della Sua Parola, custodi della SS. Trinità, cultori della Santità che possiamo raggiungere solo attraverso lo Spirito Santo, nostro maestro interiore. Soltanto allora, ha concluso Don Piero, diventeremo Tempio dello Spirito Santo, dove Gesù e Dio Padre dimoreranno in eterno.
In occasione della Giornata Giubilare del pellegrino, celebrata a Cagliari nella mattinata, è stato invitato, per una breve e significativa testimonianza, Padre Giuseppe Rosati, dei Frati Cappuccini Minori che è stato accompagnato da alcuni giovani del circo. Egli, infatti, oltre che seguire una comunità di ex tossicodipendenti, è assistente spirituale dei circensi e dei luna park italiani.
Padre Giuseppe ha poi guidato, insieme agli altri Sacerdoti e Diaconi presenti, la processione Eucaristica e l'Adorazione durante la quale Gesù ha toccato profondamente i cuori e li ha ricolmati del Suo grande amore.
Nel pomeriggio Ivan, con la preziosa collaborazione della Corale e di Don Piero, ha guidato una coinvolgente preghiera per la guarigione interiore, perché ogni persona potesse trovare la riconciliazione col proprio fratello, la risoluzione di ogni ostacolo spirituale, e acquisire la consapevolezza di essere tempio vivente dello Spirito Santo
!
E' stato poi invitato a prendere la parola Don Francesco Porru, docente di Mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica, Parroco nella Diocesi di Cagliari, il quale, nella sua ricchissima relazione, ha offerto ai convenuti la risposta più significativa alle domande che, da sempre, turbano e affliggono la mente umana: Gesù Cristo, donato a noi dalla Chiesa come colui che risolve tutti i nostri problemi. Gesù infatti, ha annunciato Don Francesco, si è incarnato in mezzo a noi, inaugurando tutta la Redenzione, per darci la sicurezza nella vita terrena e la speranza per il futuro. Dio ha mandato Suo Figlio che ha offerto se stesso come vittima di espiazione per i nostri peccati: ecco la salvezza, la vita nuova, il passaggio dalle tenebre alla luce!
Ancora più intenso è stato l'intervento di Don Francesco durante la Celebrazione Eucaristica, da lui presieduta. Durante l'omelia, secondo le parole del Vangelo, ha ricordato con grande forza che tutto ha un termine, tutto finisce, ma la Parola di Dio rimarrà in eterno. Ha incoraggiato i partecipanti a non affliggersi davanti a questo messaggio, ma ad attendere con gioia il Salvatore, a trasfigurare il proprio cuore per diventare tabernacolo vivente, in comunione con tutti. Infatti, ha proseguito Don Francesco, siamo qui sulla terra ma proiettati verso la vita eterna per diventare figli del nuovo Regno.
Concludendo la giornata sono stati ringraziati i convenuti, i gruppi aderenti, i Sacerdoti e i Religiosi presenti, i Relatori, l'Arcivescovo ed il suo Vicario. Canti di lode si sono elevati dai presenti, nei quali traspariva la gioia di aver vissuto un'intensa giornata di preghiera e di ascolto di Colui che abita in noi, Sua privilegiata dimora.