Amiamo coi fatti e nella verità
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 28 gennaio 2001
E' stato uno dei migliori Convegni, quello del 28 Gennaio a Cagliari, realizzati dalla Comunità negli ultimi quattro anni. Dalle decine e decine di testimonianze pervenute alla Comunità, la valutazione emersa è stata unanime: ottimo, eccellente
sotto tutti i profili, quello dell'organizzazione, della preghiera, dei temi sviluppati, dell'attenzione e dell'ascolto della Parola di Dio, delle conversioni e Confessioni, dell'accostamento all'Eucarestia, dell'intensità di Comunione tra i presenti.
Sono stati oltre 2000 i partecipanti, convenuti da tutta la regione, che hanno potuto ascoltare con gioia la Parola del Signore e sperimentare quanto sia viva e vitale, ma molti altri non hanno trovato posto a sedere.
Alle 8,00, aperti gli ingressi, dal palco è stato dato il benvenuto ai partecipanti che, subito, si sono uniti alla corale, contagiati dai canti d'accoglienza, di lode e d'esultanza. Alle 9.00 il padiglione era quasi completo. I partecipanti hanno subito fissato la loro attenzione sul tema del Convegno Amiamo coi fatti e nella verità
(1 Giovanni 3,18).
La preghiera molto forte e sentita, la lode coinvolgente, la Parola di Dio abbondante ed il trionfo della Sua Gloria tangibile, hanno spalancato da subito il cuore dei presenti, facendo dimenticare la stanchezza del viaggio. Alcuni giovani dei gruppi aderenti, presenti sul palco, con il canto e la loro gestualità, hanno saputo contagiare la gioia e la freschezza nello Spirito Santo.
Con un caloroso applauso, i convenuti hanno salutato il primo Relatore, il gesuita Padre Carlo Colonna che fa parte del Rinnovamento dal 1975 (attualmente è impegnato nel dialogo Ecumenico con il mondo Evangelico-Pentecostale e membro della Consulta Carismatica Italiana).
Padre Colonna, con la sua nota carica di vivacità e semplicità, ha incentrato la sua relazione sulla Verità e, prendendo spunto da Giovanni 17,17 Consacrali nella verità
, ha invitato i presenti ad aprire il cuore alla Verità e a vedere Gesù con gli occhi della Verità. Come la Samaritana, ha affermato Padre Carlo, noi siamo i cuori e le menti che bevono la Verità che porta alla vita eterna: Gesù. Poiché la Verità è luce, illumina e riscalda, è anche fuoco e di conseguenza scalda i nostri cuori, li entusiasma, li cambia, così che possiamo riempire il mondo di Verità attraverso il suo immenso amore. Per conoscere la Verità ed essere discepoli di Cristo dobbiamo essere consacrati nella Verità. Con la consacrazione veniamo strappati dal mondo e apparteniamo a Dio.
Padre Carlo ha evidenziato tre qualità importanti dell'anima: la Verginità della mente, del cuore e del corpo, che ci abilita ad essere discepoli di Cristo.
Il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo e la prima opera della Verità è l'edificio che Dio sta costruendo dentro di noi..., ed ha aggiunto P. Carlo: non spaventatevi se c'è qualche croce o sofferenza, perché a volte essa serve per preparare l'accoglienza più nobile allo Spirito di Dio - Spirito di Verità, perché in questo modo subentra l'intervento salvifico di Dio per farci giungere all' eterna promessa...
Nel frattempo, agli ingressi del padiglione e nelle zone adiacenti, diverse persone s'interrogavano su chi sarebbe intervenuto oltre a Padre Carlo, tanto che si assisteva ad un simpatico ed affannato gioco di indagine
. Qualcuno osava di più dicendo: pare che sia una persona molto vicina ai responsabili dell'Associazione, che ha fatto tanto per la loro formazione...
. Intanto diversi seguitavano a pronosticare, poi, finalmente, al termine di un gioioso canto, il leader dell'Associazione, Giuliano, ha annunciato: ...abbiamo a lungo pregato perché questo sogno divenisse realtà... sono passati tanti anni, ...moltissimi di voi l'hanno conosciuto per il suo impegno nel Rinnovamento, per il suo Apostolato... è un caro fratello e amico, è Padre Natale Merelli!
La speranza ora era realtà, ora c'era la certezza. Ciò che si era segretamente sperato per tanti anni, finalmente, in un attimo si era verificato e i cuori erano gonfi di gioia terrena e divina. E' tornato Padre Natale! Riaffioravano improvvisi ricordi della sofferenza di Simona
, ma anche di gioia. Erano gli anni '75 quando i primi gruppi del Rinnovamento Carismatico si presentavano timidamente alla ribalta nel panorama della Chiesa, dove si ammiravano le loro animazioni, i loro canti, le lodi al Signore e, finalmente, s'iniziava a parlare apertamente dello Spirito Santo, della Terza Persona della Trinità.
Sotto gli scroscianti applausi, ecco l'ingresso di Padre Natale: ha salutato e abbracciato con affetto i responsabili. Dal loro volto traspariva la commozione e la gioia. E' stato accolto festosamente dai partecipanti che hanno pronunciato in coro, a voce elevata, il suo nome: Natale, Natale!
.
L'applauso è stato lungo e caloroso proprio perché Padre Natale era assente dalla Sardegna da 14 anni. Il Cappuccino ha ringraziato per l'accoglienza e, prima di iniziare il suo insegnamento, ha elogiato l'allora gruppo Primavera del 1977: Permettetemi di dire, quale meraviglia ha fatto il Signore con questo gruppo che ora è una stupenda Comunità! Guardatevi attorno..., sentite l'atmosfera che sì respira... c'è veramente lo Spirito Santo!... Il gruppo Primavera era il mio bambino... ora è cresciuto! Amen!
Quante emozioni nei cuori di chi aveva vissuto la stupenda realtà in quei primi incontri della primavera degli anni 1977! Padre Natale era lì, pioniere tra i pionieri, Padre spirituale, ma anche padre che insegnò ai propri bambini a fare i primi passi, vide nascere quei fiori
e li chiamò PRIMAVERA
. Tra quei fiori, uno era il più bello in assoluto, era una rosa meravigliosa, sapientemente piantata dal Signore nel Suo giardino terreno, era la Sua rosa preferita: era Simona! (Chi non la conoscesse può leggere il libro Innamoratissima di Gesù
di P. Clemente Pilloni, disponibile presso i Padri Cappuccini di Cagliari) Padre Natale, la sua guida spirituale, la seguiva e aiutava tutti loro a crescere; è per questo che all'inizio del suo insegnamento, ha esordito: ...Il gruppo Primavera era il mio bambino!...
. Era lì, P. Natale, su quel palco, davanti ai convenuti emozionati da quello shock spirituale. Certo che, il tema del Convegno la presenza dello Spirito Santo, Padre Natale e il quadro così vistoso di Simona, erano una simbiosi mistica, uno sposalizio divino, un'Aurora di Fede. Chi, come Simona, ha vissuto quel tema? Amiamo coi fatti e nella Verità
... Lei si batteva per la Verità ed era innamoratissima di Gesù, lei che a soli 24 anni aveva immolato la sua vita abbracciando la croce fino al martirio. Mi offro a Te, Gesù, per il bene dei miei fratelli...; Usami, Signore, usami per quei fratelli che non sanno deporre la loro Croce...
P. Natale, nel suo tipico stile, ha letto e commentato la Parola di Dio in Marco 1,1.14ss, evidenziando che s'incontra la Verità nella vita quotidiana, non bisogna cercarla altrove, ma viverla con lo sposo/a, il figlio/a, nella coppia, mentre si fanno le cose più semplici nella giornata, nel quotidiano.
Ogni volta che ci accostiamo alla Parola di Dio incontriamo Gesù, Gesù Cristo Figlio di Dio
, ma solo ascoltando la Sua parola Lui potrà entrare in noi, dove umano e divino s'incontrano. Ora è il momento della Verità e della conversione, ha detto Padre Natale, non ci sarà un altro momento, benché gli uomini vogliano vivere sempre il dopo, rischiando di non vivere: persone tristi per il passato e preoccupate per il domani in base al pensiero di ieri.
Per entrare nella Verità, dobbiamo fissare la nostra attenzione sulle parole Convertitevi e Credete al Vangelo
; bisogna incontrare Cristo, lasciarsi guardare, incrociare il Suo sguardo.
Incisiva è stata la sua precisazione: Come ci vede Dio? Con quali occhi? Con uno sguardo d'amore, infinito, incondizionato dai nostri peccati passati o futuri; Dio ci vede quasi più importanti di Lui fino a dare se stesso per noi; ha preferito morire giovane per noi perché ci ama immensamente.
P. Natale ha rassicurato ciascuno dei presenti: Sei amato infinitamente perché hai la garanzia d'essere figlio di Dio. Siamo parenti di Dio! Con i propri genitori, la parentela finisce con la morte; con Dio nasce con il Battesimo e dura in eterno!
. Dio ci ama nella totalità. La misura dell'amore è la dismisura
e se tu non ami Cristo e il fratello a dismisura
, tu non ami! Lasciarsi amare significa percepire la Persona viva che mi ama anche nel quotidiano, che è via per la Santità!
Proseguendo, è stato presentato l'altro ospite della giornata, il dott. John Bonnici, proveniente da Malta, (dove ha formato una Comunità Carismatica che opera da vent'anni nell'evangelizzazione). John, persona molto preparata e incisiva nell'insegnamento, ha comunicato da subito una grande carica spirituale e la certezza nell'amore di Dio. Nel suo intervento ha parlato di Dio Padre che, volendo dare la consolazione all'uomo, ha mandato la Sua immagine per il mondo, Suo Figlio Gesù, per consolare, guarire, insegnare, salvare, e lo Spirito Santo che è venuto per vivere in ognuno di noi ed è in noi perché siamo stati battezzati. Dio è Amore e non può fare niente senza amore.
Nel Rinnovamento Carismatico, ha continuato John, vogliamo che lo Spirito Santo sia conosciuto, ma, come possiamo vedere lo Spirito Santo? è come il vento tra gli alberi: se siamo chiusi in camera non vediamo i suoi effetti, ma se ci avviciniamo alla finestra vediamo gli alberi muoversi e capiamo che c'è, che è presente!
Così il mondo non può sapere che esiste lo Spirito Santo, se la Chiesa non lo dimostra con l'amore e i suoi carismi. Lo Spirito Santo è originale, creativo. Quando giudichiamo aspramente i Ministeri e i Carismi degli altri, creiamo divisioni. Ognuno esercita il Carisma al quale il Signore lo ha chiamato.
E' importante che in tutte le realtà carismatiche si lasci più spazio al dialogo, alla comunione, e i frutti dello Spirito Santo saranno più copiosi e tangibili. Ogni realtà non deve chiudersi in se stessa ma aprirsi, nella Verità, in un rapporto di unione fraterna! Come è bello vedere questa vostra Comunità che accoglie tutti!
Dobbiamo essere pieni del fuoco dello Spirito Santo e, anche nelle sofferenze, sapremo portare la croce perché il Signore è con noi!
Giunta l'ora del pranzo, solo poche decine di persone si sono allontanate, le altre sono restate al proprio posto, la giornata era troppo speciale
per perdere un solo minuto.
L'assemblea attendeva con trepidazione il 2° intervento di P. Natale: troppi anni erano trascorsi senza ascoltare le sue profonde, mature e penetranti catechesi... Ed eccolo salire sul Palco... gli applausi quasi sovrastano sui canti della Corale.
P. Merelli, nel suo pensiero, ha toccato il tema in modo tenero e poetico coinvolgendo i convenuti a riflettere asceticamente sulla vicenda della Maddalena (Lc. 7,36-50). Ha trasmesso all'assemblea la sua intima emozione di questa scoperta, della nuova chiave di lettura del dramma redentivo di questa donna.
La Maddalena fu il dono dello Spirito Santo alla Chiesa nascente! Il Rinnovamento dovrebbe soffermarsi di più per conoscerla e imitarla! Lei vive di sensazioni emotive, ma un giorno percepisce l'esigenza profonda che le cose e i gesti siano rivestiti di un amore diverso. Desidera essere amata senza gesti, come l'amore Trinitario. Vuole essere amata senza essere comprata
. Quando la Maddalena ha incontrato Cristo, Lui le è bastato...
La Maddalena non sa chi è Cristo e ascolta..., guarda solo Gesù che diventa il tutto della sua vita. Rivolgendosi all'assemblea, P. Natale ha proseguito: ...Gesù conosce tutte le vostre e nostre fragilità e Lui le vuole ricolmare di Cristoterapia. Lui ci chiede il dono di noi stessi, delle stesse cose che prima abbiamo usato a servizio del peccato per rinascere a vita nuova.
Sincera commozione ha accompagnato queste ricche parole, che hanno saputo rispecchiare la realtà di ognuno e imprimere il coraggio di lasciarsi amare da Gesù.
Poi, con una semplice e breve alzata di mano, P. Natale ha lasciato il Convegno per essere accompagnato dai responsabili nel Convento. Nei volti di tanti sono rimasti il sorriso e le lacrime... Ciao, P. Natale, torna presto
dice qualcuno a voce alta dalle prime file, e il Convegno prosegue con il 2° intervento di John che ha rassicurato i presenti affermando che il Padre Celeste li ama ed ha letto un versetto della Bibbia: Invierò il profeta Elia perché converta i cuori dei padri verso i figli e quello dei figli verso il padre
ed ha invitato tutti a fissare lo sguardo sulla Misericordia del Padre che ci ama e ci accompagna sempre. Molte volte pensiamo di non essere degni di Lui a causa dei nostri peccati, ma Dio ci ama teneramente e ci perdona.
John ha proposto all'assemblea di lasciarsi abbracciare da alcuni fratelli incaricati per ricevere, attraverso un segno simbolico, l'Amore del Padre e di Gesù. Fiumi di persone di tutte le età si sono avvicinati al palco per essere stretti e amati ed in cambio, hanno bagnato di lacrime le spalle di chi offriva questo abbraccio, segno di quel perdono e di quella riconciliazione che li ha consolati attraverso l'azione delicata e misteriosa dello Spirito Santo.
Dopo una breve pausa si è dato inizio alla Celebrazione Eucaristica. Coronato da vari Sacerdoti, Diaconi e Accoliti, ha presieduto la Santa Messa Padre Carlo Colonna che, nell'Omelia, ha offerto degli spunti di riflessione preziosissimi. E' vocazione primaria della Chiesa promuovere l'Adorazione verso il Padre e Gesù Cristo, come alle origini del Cristianesimo, e pure il Rinnovamento, che è Chiesa, ha questo compito molto importante. Il Rinnovamento e la Chiesa hanno bisogno di Comunità come la vostra che preghino e che adorino Colui che E'. Dall'adorazione nasce il dialogo con Dio e lo Spirito Santo ci invita ad essere profeti, a parlare con la forza dello Spirito Santo, come Gesù, per donare alla Chiesa un nuovo risveglio e un cammino rinnovato. Il profeta autentico, ha sottolineato Padre Colonna, è colui che vive l'amore fraterno. Questo è l'insostituibile contributo vivificante che il Rinnovamento Carismatico, Movimento profetico, può dare alla Chiesa di Cristo: la testimonianza di un amore vicendevole concreto, come quello dei primi cristiani, ammirati e stimati da tutti per come si amavano.
Tutta la giornata resterà indimenticabile nei cuori dei convenuti e dei responsabili della Comunità, per le meraviglie sentite e viste. Dopo i saluti e i ringraziamenti ai fratelli, la festa è continuata con i canti e la danza; vi erano tantissimi volti luminosi e molti cuori guariti, pronti per annunciare nelle famiglie, nel posto di lavoro e nelle parrocchie, che Cristo è vivo!