Ecco concepirai un figlio e lo chiamerai Gesù
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 13 maggio 2001
Il 12 e 13 Maggio 2001, festività di N.S. di Fatima, presso i locali dell'Ente Fiera di Cagliari, tutti i gruppi della Sardegna aderenti alla Comunità Primavera del Rinnovamento Carismatico Cattolico, si sono ritrovati in Convegno, per confrontarsi e meditare assieme sul grande tema Spirituale: Ecco, concepirai un figlio e lo chiamerai Gesù
(Luca 1,31).
Non potevamo non rendere omaggio alla nostra Madre Maria, alla Madonna di Fatima. Sappiamo tutti che sono trascorsi 84 anni dalla prima apparizione del 13 Maggio 1917. Il messaggio di Maria è fondamentalmente una continua e pressante esortazione alla conversione e crediamo che nessuno di noi possa porsi al di fuori di questo discorso.
Il 13 Maggio 1967, 50 anni dopo la prima apparizione, Paolo VI si recò in visita ufficiale e solenne in Portogallo, dove incontrò Suor Lucia e rese omaggio alla Madonna. Questo diede risonanza mondiale alle apparizioni di Fatima.
Ricordiamo ancora la data del 13 Maggio 1981, quando il nostro Giovanni Paolo II subì l'attentato in Piazza S. Pietro: Maria Santissima era lì presente e il Papa scampò il pericolo di morte così che, un anno dopo, si recò a Fatima per ringraziare la Santissima Vergine e compiere il suo primo atto pubblico di Affidamento e Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria
.
Abbiamo fatto nostro l'invito del Santo Padre che, nella Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte
, ci esorta ad affidarci a Maria, la Stella della nuova evangelizzazione
, additandola come aurora luminosa e guida sicura del nostro cammino.
Numerosa è stata la presenza di fedeli cercatori
di Cristo, che ha fatto da cornice gioiosa e festosa a quest'edificante Cenacolo di catechesi e preghiera.
Già dai primi momenti, infatti, s'intravedeva tra i convenuti la gioia di essere in comunione con gli altri fratelli, per ascoltare la Parola di Dio, certi di ricevere un arricchimento spirituale sempre più coinvolgente per mezzo dello Spirito Santo.
Il sabato sera ha presieduto la Santa Messa Padre Mariano Asuni, Cappellano Militare. Nell'omelia, il Celebrante è andato, con un pensiero, all'amata e indimenticata sorella Simona. Ella, dice, siede tra gli Angeli nel Regno dell'eterno amore, ma oggi è anche con noi e loda insieme a noi.
E Padre Mariano ha proseguito: Vi do un comandamento nuovo, amatevi come io ho amato voi
. Gesù, con queste Sue parole contenute nel Vangelo di Giovanni, parla dell'amore e ci invita a riflettere su questa grande verità. Ma quale invito e quale comando Gesù ha voluto darci con queste parole? Ci ha indicato con forza di mettere in pratica l'amore, di amarci, quindi, gli uni gli altri di un amore vero e profondo in Spirito di Carità perché questo è il Comandamento di Dio.
Il Celebrante ha concluso l'Omelia con un invito alla preghiera quotidiana alla Madonna, ricordandoci che la fede di Maria è nel cuore dell'uomo.
Sin dalla mattina presto della Domenica la sala era gremita da oltre 2000 fratelli che, al vedere la statua della Madonna di Fatima sul Palco, lasciavano trasparire la profondità del loro amore per Maria, nostra Madre.
La preghiera di lode comunitaria è stata intensa, anche grazie ai canti appropriati e profetici, ed ha predisposto ogni fratello ad accogliere, in modo fruttuoso, la Parola di Dio annunciata dai Relatori.
La prima relazione è stata proposta da Bob Keir, Responsabile della Comunità Carismatica Inglese Emmanuelle
che, accolto da un caloroso applauso, ha offerto all'assemblea degli spunti interessanti. Maria, Stella della nuova evangelizzazione
, accettando la parola di Dio attraverso l'Angelo, ha accolto Gesù nel Suo grembo, ma le parole dell'Angelo sono rivolte anche a ciascuno di noi, perché lo Spirito Santo, così come ha concepito Cristo in Maria, vuole concepire Cristo in noi, per diventare noi stessi adulti in Cristo. Ma qual è la via per crescere in Cristo? - Ha chiesto Bob - Non, certamente, quella contorta e impervia del peccato, ma quella della fede! Se abbiamo una fede vera, sincera, entriamo in Lui che ci conduce nella strada maestra. Senza la fede, quella di Maria, è impossibile piacere a Dio, perché Egli vuole persone che lo cercano e lo amano con tutto il cuore. In questo modo inizia la nostra trasformazione e ci avviamo ad un incontro personale con Lui per diventare predicatori e divulgatori della Sua parola, Suoi veri Discepoli!
Accolto da scroscianti applausi, ha preso la parola il secondo Relatore: Padre Robert Faricy, S.J., uno dei pionieri del Rinnovamento Carismatico e Docente nella Pontificia Facoltà Teologica Gregoriana di Roma. Molti già lo conoscono per la sua semplicità e profondità nel donare la Verità di Dio.
Ecco qualche perla della sua relazione: Gesù è risorto ed è presente in mezzo a noi! Egli c'è in ogni momento della nostra vita, parla ai nostri cuori, Lui conosce tutti i nostri problemi. AscoltiamoLo perché ci ama, ci ama di un amore immenso, umano e Divino in pari tempo, modellato a misura di ciascuno di noi. Nessuno può donarci di più nell'Amore! Ma cosa chiede Gesù in cambio di questo Suo amore? Che noi Lo amiamo! Gesù chiede, dunque, amore per amore e, rimanere in quest'amore significa credere in Lui, vivere con Lui in un'alleanza vera, profonda, permanente. Padre Faricy ha parlato, poi, della sua conversione, di cui celebrava l'anniversario, affermando che deve tutto alla Madonna, alla quale è devotissimo: la sua vocazione Sacerdotale, la sua unione con Cristo.
Questo a conferma del contenuto della Lumen Gentium, al cap. 8, dove si legge che Maria è Madre della nostra vita Spirituale, è Madre dell'alleanza con Cristo, cammina insieme a noi, si interessa a noi ma, soprattutto, che noi siamo sempre più uniti a Suo Figlio. Gesù è venuto per la prima volta tramite Maria, prosegue P. Faricy, Lei è la porta, il tramite permanente verso Gesù.
Toccante il momento in cui è stata recitata la preghiera che i giovani della nostra Comunità hanno scritto per ottenere anche su questa terra, la Beatificazione dell'amica e sorella, innamoratissima di Gesù, Simona Tronci, ed anche delle grazie attraverso la sua intercessione. Quando P. Faricy ha citato alcuni brani del diario della nostra cara Simona, testimonianti la sua grande fedeltà a Cristo, grande è stata la sua commozione, flebile la sua voce, tremolanti le sue parole. Ma chi non si è commosso?
Mentre Simona, lassù, sorrideva e intercedeva per le necessità di ognuno. Nel pomeriggio, momento centrale della stupenda giornata è stata la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Padre Faricy che ha parlato dell'amore e del perdono, quello puro senza odi e rancori, elementi
spirituali che garantiscono la salvezza dell'uomo, ricordandoci che bisogna odiare il male e non chi lo commette.
Il Convegno è stato una festa per Maria e non poteva mancare l'intervento di uno dei più noti Apostoli Mariani della Sardegna: Padre Giovanni Puggioni, S.J..
Prima della Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e all'atto di affidamento a Lei, donatoci da Giovanni Paolo II la Domenica dell' 8-10-2000, in occasione del Giubileo dei Vescovi, P. Puggioni ha sottolineato l'importanza del Santo Rosario, che va recitato con fede e contemplazione dei Misteri e della Consacrazione alla Madonna.
Quando noi recitiamo il Rosario offriamo un frutto, ma possiamo offrire a Maria una pianta intera, consacrandoci a Lei. Consacrazione significa donazione di noi stessi alla Madonna, così che le nostre giornate diventano differenti. Attraverso la Consacrazione affidiamo alla Madonna, oltre che la vita spirituale, anche la nostra salute, il nostro lavoro, le nostre debolezze, le nostre fatiche. Tutte le grazie che riceviamo, ha affermato P. Puggioni, passano attraverso il Cuore Immacolato di Maria. Oltre 500 giovani, seguiti da gran parte dei convenuti, hanno accompagnato in processione la statua della Madonna di Fatima attraverso i corridoi della Sala dove echeggiava un particolare clima di solennità e di profondità spirituale.
Tutti i convenuti, durante la recita del Santo Rosario, si sono rivolti verso Maria, per chiedere l'intercessione di grazie presso Suo Figlio Gesù. Sicuramente molti sono stati esauditi, perché grande era la fede.
Il Convegno si è concluso e un canto di lode a Dio si eleva solenne mentre il fedele va, con un nuovo impulso, una nuova spinta
che lo immette sempre più nella via della Verità.