Ci ha predestinati ad essere Suoi figli
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 15 dicembre 2002
La Comunità Primavera ha concluso il 2002 con uno splendido Convegno regionale presso la nuova Sala dei Congressi della Fiera, al quale hanno partecipato circa 1500 persone sedute nelle confortevoli poltrone della nuova Sala.
Tema del Convegno: Ci ha predestinati ad essere Suoi figli
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I Relatori intervenuti, don Gabriele Amorth, Padre Cristoforo e Ivan Laferla, hanno rafforzato le fondamenta della nostra fede. Si è aperta la giornata con la preghiera. Con grande attenzione abbiamo ascoltato Padre Cristoforo, che ha svolto il tema: Cercate il Signore mentre si fa trovare
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All'inizio della sua catechesi, Padre Cristoforo ha domandato a ciascuno: Perché sei venuto in questo luogo? Quale Signore cerchi? Se cerchi il Padre devi fare la Sua volontà infatti, sei figlio se fai la Sua volontà! Spesso la Sua volontà non coincide con la nostra: la Sua volontà è riconoscermi peccatore! Devi avere l'affanno nel cercarLo, devi stancarti nella ricerca: ti addormenterai con Lui e ti accorgerai che Lui è con te al tuo risveglio.
P. Cristoforo ha esortato a lodare il Signore per tutto ciò che ci da, anche per le croci, perché la croce ci porta alla Sua Gloria, in quanto è la croce del Risorto. Lodate il Signore perché si fa trovare, la lode è l'energia che ci fa entrare nella Gloria di Dio. Si loda il Signore come San Francesco, che ha fatto della sua vita una lode continua.
Padre Cristoforo, rinnovando l'invito alla lode, ha ceduto la parola a don Amorth, che ha delineato il ruolo di Maria Santissima, nella storia dell'umanità.
La Madre a cui siamo stati affidati da Gesù in Croce, è quel sostegno, quel rifugio e fonte di grazia, che Dio ci dona per vincere il male. E' tutto concentrato lì, ha affermato don Amorth, Dio ci ha creato per il Paradiso e ci dà mille occasioni per convertirci: Dio vuole che il peccatore si converta e viva! Bisogna fare nostro l'invito alla preghiera e alla recita del Rosario, alla ricerca della grazia di Dio nel Sacramento della Confessione, all'offerta di suppliche e sacrifici per i peccatori. don Amorth ci ha ricordato quanto il Papa ha detto: da Fatima sorge un messaggio evangelico che la Chiesa non può non fare suo, un messaggio di conversione e di pace per il mondo
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Don Gabriele ha voluto ricordare che i figli di Dio devono ricorrere al sacramento della confessione, così riferendosi al suo rapporto personale con Padre Pio, con il quale si è confessato per ventisei anni, e su come il Santo abbia speso la sua vita confessando ed offrendosi egli stesso per la salvezza delle anime, ha sottolineato che dobbiamo cercare di cogliere l'altissima importanza della Confessione, come via di santificazione per la Redenzione.
Invitando l'assemblea a pregare tanto per le sorti dell'umanità, così sofferente e disorientata, ferita dall'intolleranza, dalle scelleratezze, dai risentimenti, ha rassicurato tutti che si assisterà al trionfo del Cuore Immacolato di Maria e sarà dato al mondo un lungo periodo di pace.
Dopo alcuni canti di lode e ringraziamento al Signore per la ricchezza e l'abbondanza della Parola che ha voluto offrirci attraverso don Gabriele, ha preso la parola Ivan Laferla.
Ivan ha iniziato la sua catechesi ricordando: voi siete figli di Dio... è lo Spirito di Suo Figlio che grida in voi Abbà, Padre (Galati 4,6). Dio Padre fa il primo passo, è sempre Lui che si muove per primo. Lui è sempre davanti a noi e ci aiuta con il Suo Spirito attraverso la preghiera. Se grido Padre
, vuol dire che sono figlio, pieno della libertà che Dio mi dà, nella potenza della croce di Cristo... I figli di Dio sono ricolmi di gioia, di amore, di speranza. Camminare nello Spirito, ha detto Ivan, significa contemplare il volto di Cristo, significa vivere la gioia, la sincerità, la pace.
Nella società di oggi dobbiamo comminare nella luce di Cristo, cioè nella Parola di Dio. Quando noi abbiamo un problema, dobbiamo pregare rivolgendoci al Signore. La Bibbia deve essere sempre con noi... facendoci guidare dalla Parola di Dio, testimoniamo la nostra fede in Cristo perché i nostri fratelli abbiano degli esempi buoni. Noi dobbiamo essere il popolo della speranza! Condividere l'amore di Dio con gli altri fratelli, e non solo quando ne abbiamo bisogno! Dobbiamo essere in preghiera ogni istante della nostra vita; la preghiera deve divenire azione! Il nostro test
inizia quando rientreremo nel nostro posto di lavoro o in famiglia. In questa prima relazione, Ivan ha sottolineato che dobbiamo essere un popolo santo, dobbiamo parlare come Gesù, essere veri cristiani, autentici, cristiani reali.
Le parole di don Gabriele e quelle di Ivan hanno toccato i cuori di tanti fratelli inizialmente riluttanti ad accostarsi al Sacramento della Confessione e, così, nel pomeriggio i cinque Sacerdoti presenti in sala, si predisponevano ad ascoltare alcune decine di persone desiderose di riconciliarsi con Dio.
Nel frattempo il Convegno è ripreso con la recita del Santo Rosario da parte dei fratelli della corale, la quale poi, con alcuni canti di lode, ha predisposto i cuori dei fedeli ad accogliere la Parola del Signore.
Un peccato molto grave è rifiutare l'amore di Dio e non amarLo; della stessa gravità è anche non amare il prossimo, ha affermato Ivan. Un altro errore è affermare che Dio non capisce
, o Dio è molto lontano da me, non si occupa di me
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Se c'è qualcuno tra voi che pensa così, non lo dica più! Perché Dio è grande! Grande è la Sua attenzione per ognuno di noi! La Misericordia di Dio è grande: Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna
(Giovanni 3,16). Dio è Amore e vuole soltanto amare e guarirci. Gesù è Via, Verità, Vita; è il nostro Pastore e vuole mostrare il Suo amore per noi attraverso la Sua Chiesa, tramite la Sua Parola, i Sacramenti, in particolare quello della Riconciliazione e dell'Eucaristia.
Questo è il vostro impegno nel Rinnovamento: dire a tutti i cristiani che Dio è AMORE e si occupa di ognuno!
Il Convegno si è concluso con la Celebrazione della Santa Messa, officiata da don Gabriele il quale, nel corso dell'Omelia, ci ha portati a riflettere sulla figura di Giovanni il Battista, in raffronto a quella di Gesù, traendo spunto dal brano del Vangelo di Giovanni (1,6-8.19-28), propostoci dalla Liturgia domenicale. Con gratitudine abbiamo lasciato la Sala dove il Signore ha concesso grazie su grazie, ma soprattutto tante conversioni e benedizioni proprio attraverso il Sacramento della Confessione, a cui tutti questi servi di Dio ci hanno richiamati.
Si è conclusa, così, la giornata di preghiera tra i canti festosi della corale, che ha coinvolto una folla di giovani e non, ai piedi del Palco, mentre cantavano all'unisono lodi al Signore. Un'unica nota non positiva traspariva dai volti: quella di aver visto questa giornata trascorrere troppo in fretta. Si leggeva negli occhi dei presenti il desiderio di voler trasmettere e testimoniare agli altri quanto il Signore aveva messo nei loro cuori.