Siate ricolmi dello Spirito
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 16 febbraio 2003
Domenica 16 Febbraio, nel Multisala della Fiera di Cagliari, si è riunita la Comunità. Hanno partecipato oltre 1.500 fratelli dei vari gruppi aderenti. Relatori della giornata il Dott. John Bonnici, responsabile della Comunità Maranathà
di Malta, Padre Robert Faricy, responsabile della Comunità Cuore di Gesù
di Roma e Giuliano Monaco, responsabile della Comunità Primavera. Tema del Convegno Siate ricolmi dello Spirito
(Efesini 5, 18).
La giornata, molto intensa, è subito iniziata con tanta lode corale seguita dalla preghiera alla presenza della Santissima Trinità, dall'intronizzazione della Parola, dall'ascolto di quanto il Signore indicava.
Centrale, nella catechesi di John Bonnici, è stato il tema della Compassione e correzione di Dio
per Israele, ma anche per noi, che siamo la nuova Israele. Il nostro Dio è un Dio Santo, ha affermato John, perciò odia il peccato, totalmente: Egli sa che il peccato ci distrugge, che è il cancro più potente nella vita dell'uomo! Il Padre è pieno d'amore per noi e, perciò, a volte ci corregge. Anche colui che vive senza Cristo può sentire la pace, l'amore..., ma la persona ripiena dello Spirito Santo porta i frutti dello Spirito: pace, amore, gioia...
Le negatività, le chiacchiere, le cattiverie, i giudizi, la trasgressione... , non sono segno della Sua Presenza!
John fa altri riferimenti al peccato di idolatria, di cui fu colpevole il popolo di Israele, ma che colpisce anche le nostre Chiese e Comunità di cristiani: Dobbiamo tenere i piedi per terra e il cuore pieno di Spirito Santo, altrimenti viviamo nell'immaginazione! C'è tanta idolatria nelle nostre Comunità, nelle nostre vite! Il denaro, la televisione, le mode, il sesso...
Attenti, dobbiamo portare luce! Noi siamo la luce del mondo, siamo il sale! Se vuoi vedere la tua città, la Sardegna convertita, devi cominciare da te stesso! Per questo è necessario che tutti ci rinnoviamo e rievangelizziamo i fratelli battezzati!
Se vogliamo capire la compassione di Dio Padre, possiamo vederla nel Suo Figlio Unigenito. In Marco 6,34 leggiamo: «...sbarcando vide molta folla e si commosse per loro...». Veramente Gesù è pieno d'amore e, allo stesso modo, il Padre: Dio è amore! E' infinita la Sua compassione e la Sua misericordia!
Gesù vuole renderci persone nuove e darci i Suoi doni, perché è Lui che agisce in noi; se vogliamo predicare il Vangelo dobbiamo predicarlo come Gesù, con convinzione, da persone convertite. Gesù è lo stesso ieri oggi e sempre!
Conclusi i suoi interventi, sono seguiti dei momenti di preghiera molto forti, dove lo Spirito del Padre ha operato con la Sua infinita misericordia e l'assemblea ha risposto con la lode alla Sua presenza!
Un grande applauso ha accolto P. Robert Faricy che, di seguito, con i suoi insegnamenti, la sua grinta e simpatia, ha coinvolto anche i più piccoli presenti in sala.
Ha cominciato la sua catechesi analizzando 2 Corinzi 1,21-22, ed ha affidato espressamente alla riflessione e alla preghiera personale questi passi: In Gesù c'è stato il sì
. E in realtà tutte le promesse di Dio in Lui sono divenute sì
. Per questo, sempre attraverso Lui, sale a Dio il nostro Amen
, per la Sua gloria. E' Dio stesso che ci conferma, in Cristo, ci ha conferito il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
Gesù è la Parola, Gesù ha detto sì
alla croce! Ha dato il suo consenso al Padre per te; nel Getzemani ha detto: sia fatta la Tua volontà, Padre
. E' morto per te... ha detto sì! Cos'è questo si
? E' la firma, come in un contratto, è lo stesso che dire amen
.
Lo Spirito Santo è il tuo avvocato, perché loda per te quando dici sì
a Dio, è Lui che loda in te, è lo Spirito che prega in te! E' il motore della tua preghiera! Dio ti ha comprato a caro prezzo, il prezzo di Suo Figlio crocifisso, un prezzo enorme, e non ti abbandonerà mai! Gesù è il tuo amen al Padre nella Messa e nella tua vita.
Mentre la corale ci offre un canto melodioso, l'assemblea ha l'opportunità di riflettere su quanto ci ha detto P. Robert.
Successivamente P. Robert si è soffermato sul versetto di Ebrei 4,16: Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno
e ci ha detto: quando abbiamo dei problemi, accostiamoci al trono della Grazia, a Cristo, perché ci comprende e nella Sua passione ha sofferto tutto!... Ha preso su Se stesso tutti i nostri peccati, Lui sa come si sente il peccatore! Lui ci capisce! Accostiamoci con fiducia, perché ci ama! Gesù ama in modo speciale i poveri, i disprezzati, gli ultimi, ha continuato Padre Robert, Lui vuole estendere la Sua Grazia a tutti. Bisogna pregare con la certezza che le nostre preghiere possono cambiare tutto! Con fiducia attendere, essere pazienti, i tempi di Dio non sono uguali ai nostri, e Lui al momento opportuno ci aiuta. AMEN!
La parte pomeridiana è ripresa con la recita del Santo Rosario, il dolce incontro con Maria, Madre di Gesù e Madre della nostra vita Spirituale.
Ecco qualche passaggio interessante. Gesù ha fatto un dono a tutti noi: ci ha dato la consapevolezza che Dio può essere non solo il Suo Padre ma quello di tutti noi. Ce lo insegna Lui stesso: Quando pregate dite: Padre nostro, che sei nei cieli...
. Ci propone Dio come familiare, come vero Padre; Gesù c'introduce ad una confidenza paterna, materna; s'instaura un rapporto di conoscenza e d'affetto. Gesù Lo chiama con un termine affettuoso: Abbà, papà
, e il Padre si compiace. Più siamo affettuosi, più Lui si compiace!
L'amore di Dio Padre per ciascuno di noi è stato messo in evidenza attraverso la catechesi di Giuliano Monaco, il quale ha sviluppato il tema: Dio è Padre, quindi siamo Suoi figli
(cfr. Ebrei 1,5).
Nessuno può dire Abbà se non per mezzo dello Spirito Santo, il quale ci attesta che siamo figli di Dio e, quando Dio Lo riconosciamo Padre, allora ci viene permesso di abitare nella Sua casa e possiamo far parte del Suo Regno. Non c'è età per abitare nella casa del Padre: Se siamo figli siamo anche eredi di Dio e coeredi di Cristo
(Romani 8,17). Ma, per quale motivo molti non sanno di essere figli? Perché a molti non viene più annunciato che c'è un Padre, oppure Dio viene presentato in modo astratto, assente, distratto alle nostre necessità. Riscopriamo quanto è bella e grande la paternità di Dio!
Quando chiesero a Gesù di mostrare il Padre, Egli rispose: Chi ha visto me, ha visto il Padre
(Giovanni 14,9). L'amore di Dio, dunque, si manifesta nel volto di Gesù. Che cosa fa il Padre se il figlio diventa un estraneo? Il Padre lo cerca attraverso la Parola, la catechesi, le circostanze e, a volte, la correzione. Dio chiama e usa mille mezzi per dirci che ci ama. E' lo Spirito Santo che muove le circostanze perché ci fermiamo e possiamo contemplare Dio. Dio è amore e ci ama personalmente
: se ripetessimo continuamente queste parole, il peccato sarebbe vinto! Penso che la Parabola del Figliol Prodigo sia la storia di ciascuno di noi, perché capita che, a causa del peccato, ci allontaniamo da Dio, ma il Padre non ci perde mai di vista perché ci ama! Ha proseguito Giuliano: molti non frequentano le Comunità perché si sentono giudicati o poco amati dai vicini! Amate il vostro fratello come lo ama il Padre! Siamo tutti bisognosi d'affetto. Gareggiamo nell'usare la carità, l'amore!
Riconosceremo Dio Padre se ogni giorno ripeteremo Si, sono Tuo figlio
e se ci lasceremo amare dal Padre; allora ci doneremo completamente, senza condizioni, come Maria che ha detto: Eccomi, ... avvenga di me quello che hai detto
! Il Padre ci dà sicurezza, un luogo dove abitare, ci forma, ci istruisce ogni giorno e ci rende Suoi collaboratori, inviandoci in missione come testimoni per evangelizzare. La misericordia di Dio è infinita, impariamo a farci perdonare dal Signore e a perdonare i nostri fratelli allo stesso modo: se c'è l'amore, c'è il perdono. Se non diventiamo consapevoli che Dio è Padre e che noi siamo figli, mettiamo un limite al Suo perdono e non abbiamo piena fiducia in Lui. Nessuno si senta escluso dall'amore di Dio, perché siamo tutti Suoi figli! AMEN!
Quanta speranza ci ha donato il Padre per bocca dei Suoi profeti, quanta forza ai nostri cuori che si sono aperti alla lode attraverso l'annuncio della Sua Parola!
Al termine della Messa, apice di quest'incontro, tutti ci siamo sentiti figli amati, senza distinzione, dai giovani ai più anziani, grati per avere ricevuto il dono di essere figli e fratelli in Cristo, gioiosi per le numerose grazie spirituali e fisiche che il Signore, nella Sua misericordia, ha dispensato, come tanti fratelli hanno testimoniato in conclusione.
Melodiosi canti si sono elevati a lode e ringraziamento a Dio.
Molto suggestivo e profondo è stato il momento dell'Adorazione Eucaristica, il passaggio di Gesù tra noi! Lo stesso Gesù che andava beneficando duemila anni fa, si è lasciato contemplare e adorare da chi Lo ha riconosciuto Signore e Salvatore della propria vita! In tanti si sono inginocchiati al passaggio di Gesù Eucarestia. Quante lacrime di commozione, quanta gioia, quanti ringraziamenti al Re dei Re! Il Convegno è terminato, ma il tuo cammino, fratello, continua gioioso perché nel cuore hai Cristo e... un cuore in Cristo è un cuore nuovo che conosce il sorriso.