Il 25mo della Comunità Primavera
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 1 giugno 2003
Il primo giugno 2003, si è tenuto presso la Sala Convegni della Fiera di Cagliari il Convegno Regionale della Comunità Primavera R.C.C. sul tema: Non temere, continua solo ad avere fede
(Marco 5,36).
Hanno partecipato circa 2000 persone aderenti alla Comunità, provenienti da varie località dell'Isola e rappresentanti di altri Movimenti ecclesiali, quali i Focolarini, il Cammino Neocatecumenale, i Cursillos, il R.n.S., le Famiglie Rinnovate, il M.E.I.C.
In questa giornata memorabile, la Santissima Trinità ha davvero trionfato da protagonista e Maria, da parte Sua, conduceva ogni cuore alla contemplazione di Dio.
Entrambi i Relatori della giornata sono stati docili strumenti dello Spirito Santo: sia Padre Ruggero Lotto, Francescano dei Frati Minori Conventuali della Basilica di Sant'Antonio di Padova, che Philippe Madre, Diacono Permanente e teologo, hanno saputo offrire all'assemblea tutta ottimi spunti biblici, di meditazione spirituale e di incoraggiamento sul tema della fede, da vivere concretamente nella nostra società secolarizzata e soprattutto nella famiglia, così assetata di Cristo. Essi hanno voluto rivolgere un invito a ciascuno di noi ad essere Suoi testimoni in un mondo secolarizzato impregnato di consumismo sfrenato, di sete di potere, di vizi, di idolatria, un mondo dove il tempo è denaro, dove si cerca la felicità dappertutto. Ci hanno invitato a non aver paura, a confidare totalmente in Lui, che tutto può e che mai e poi mai lascerà solo o deluso neanche uno solo dei Suoi figli.
Philippe Madre, coadiuvato da una bravissima interprete, ha incentrato la sua catechesi sulla Fede. La fede è un dono e nel contempo virtù. Chi ha vera fede ha un potenziale dato dallo Spirito Santo che è capace di annientare tutto il male che ci circonda. La fede ti porta alla speranza e questa alla carità e, cioè, all'amore.
Queste virtù, sono inscindibili tra loro, almeno fino a quando il Signore ci chiamerà a Sé. L'unica che rimarrà in eterno è la carità-amore che sarà in noi per glorificare Dio per l'eternità. Spesso nelle nostre riunioni diciamo: Signore aumenta la nostra fede
. Gesù però ci dice che basta avere una fede piccola quanto un granello di senape
. La senape è un seme talmente piccolo tanto da poterlo accostare a della polvere sottilissima. Da quel seme nasce una grande pianta che dà molti frutti. Perciò, anche la poca fede ti da la possibilità di salvarti, purché questa sia radicata sinceramente nel cuore. L'ostacolo più grosso - ha affermato Philippe - è che noi molto spesso non abbiamo neanche quella poca fede. Abbiamo il cuore indurito. Il cuore che è tutto il nostro essere, possiamo considerarlo come un'anfora dell'antica Grecia o del periodo romano, che si è depositata nei fondali marini a causa dell'affondamento della nave che la trasportava. Su di essa, con il passare dei secoli, si sono depositati strati di sedimenti, al punto che l'anfora ripescata e riportata in superficie non è più riconoscibile. Il sedimento depositato sull'anfora, diventa il peccato dell'uomo. Per quel cuore così indurito, sembrerebbe che non ci sia più alcuna possibilità di riportarlo allo stato iniziale. Ma Dio è il miglior scalpellista del mondo e, colpetto su colpetto, ti toglie quel sedimento fino a riportarti allo splendore di prima! Diventa un cuore nuovo, un cuore di carne, pronto per l'amore da scambiare vicendevolmente!
Philippe ha proseguito parlando della famiglia: viviamo in un mondo secolarizzato ed anche la famiglia cosiddetta cristiana ha perso i veri valori che contano: in tante famiglie non si prega più, non si va più a Messa, non si riceve più l'Eucaristia, Dio è messo in disparte, al margine o quasi, completamente dimenticato. Alcuni lo cercano solo al momento del bisogno. Nelle famiglie non c'é più dialogo ma, a volte, solo litigio. Ai figli, dono di Dio concesso ai genitori, quali insegnamenti cristiani possono dare? I genitori sono diventati tassisti dei figli, li accompagnano in palestra, fanno praticare loro svariate discipline sportive, ma non certamente li accompagnano in parrocchia, all'oratorio o a santificare la festa domenicale. Il Santo Padre Giovanni Paolo II, invita la famiglia ad essere Chiesa domestica: essa deve nutrirsi della Parola di Dio, che è parola Divina. Bisogna essere perseveranti nella preghiera; questo è l'anno dedicato al Rosario e, se recitato con la famiglia tutta unita, è un'arma potente ed efficace e scaccia il male che è sempre in agguato. Il Rosario ti porta alla meditazione dei misteri di Cristo e alla contemplazione. I genitori, con il Sacramento del Matrimonio, sono diventati una sola carne. A questa unione Dio ha posto il sigillo nei loro cuori e, con il dono dei figli, sono diventati Sacra Famiglia. La famiglia invochi sempre lo Spirito Santo che è Spirito Consolatore, è luce perenne, è Lui che illumina il nostro cammino in questo nuovo Esodo. è sempre Lui che ci rende sereni, gioiosi anche nella sofferenza. Invocatelo nei momenti della vita, che possono sembrare difficoltosi da superare, nei momenti in cui il giogo si fa più pesante da portare; ed è proprio in quei momenti che Egli viene in nostro aiuto. La famiglia metta al centro della propria vita Gesù Risorto. Lui è il nostro amico, il nostro più caro amico! Ha dato la vita per i suoi amici. A Lui possiamo confidare tutto e a Lui possiamo affidare tutto, perché solo in Lui possiamo confidare. Chi confida in Gesù, non rimane mai deluso: Lui fa meraviglie! Il Signore Gesù e lo Spirito Santo concedano alla famiglia benedizioni su benedizioni.
A metà mattina ha preso la parola Padre Ruggero Lotto, già noto a noi tutti per essere stato presente in altri Convegni della nostra Comunità. Ha preso tra le sue mani l'immaginetta di Simona ed ha letto integralmente quanto riportato alla quarta pagina, meditando quanto scritto dalla nostra amatissima amica e sorella, l'innamoratissima di Gesù e Maria. Padre Ruggero, commosso, non ci ha nascosto il piccolo segreto: Ogni sera, prima di addormentarmi, leggo le riflessioni tratte dal Diario di Simona riportate nel suo libro. Penso - ha continuato Padre Lotto - che il Signore, cogliendola in così giovane età, l'abbia voluta con Sé, perché ha offerto a Gesù tutti i suoi frutti e, sicuramente ora che è innanzi alla Gloria di Dio, può e potrà dare frutti più copiosi, per quella che possiamo considerare la sua Primavera. Lei, Simona, ha seminato il terreno fertile. La sua eredità l'ha lasciata ai suoi amici di fede e alla Comunità tutta intera. La Comunità è stata lasciata in mani sicure. Oggi non potremmo celebrare il venticinquesimo anno senza l'aiuto di Gesù vivo sempre presente, e senza l'aiuto dello Spirito Santo che guida tutti i passi della Comunità. Simona vigila dall'alto e dice a tutti noi non abbiate paura, questa Comunità l'ha voluta la Santissima Trinità e nostra Madre Maria.
Commozione grande quando è stata ricordata Simona e recitata la preghiera per invocare la sua Beatificazione... tutti in piedi le hanno reso omaggio con un prolungato applauso! Lei, tra le prime, ha saputo cogliere il soffio che lo Spirito Santo ha voluto mandare sulla Chiesa attraverso la formazione della Comunità Primavera, inserita nel Rinnovamento Carismatico Cattolico. Simona ha lasciato un messaggio che, con la sua vita vissuta e l'offerta di sé, costituiscono la preziosa eredità che la Comunità Primavera custodisce, ma che generosamente propone quale modello da imitare. Lo stesso modello di vita che duemila anni fa ci venne proposto da Gesù.
E un sincero e accorato applauso è stato fatto anche in ricordo dell'amato Padre Clemente Pilloni, Consigliere Spirituale della Comunità che, a causa di una malattia, morì nel novembre 2002.
Al pomeriggio, dopo aver recitato il S. Rosario, la Comunità ha voluto dare un breve spazio alla Celebrazione del suo 25° anniversario della fondazione. Dopo aver fatto una sintesi della storia sacra
della Comunità, è stata riservata ai fondatori una sorpresa inaspettata: non è stato consegnato il David di Donatello, né la statua degli Oscar ai divi del cinema. Quale altro miglior regalo potevano aspettarsi? E' stata consegnata ad ognuno di loro, a Don Piero Villasanta, a Padre Marco Locche, l'attuale Consigliere Spirituale, una stupenda statuetta raffigurante il Cristo Risorto, con l'invito di continuare ad annunciare la potenza della Resurrezione a quanti non conoscono Gesù. Proclamare che Gesù è vivo e Risorto: questa è la vostra chiamata e, dunque, la vostra missione! Questo hanno detto ai membri del Pastorale di Servizio i fratelli più anziani della Comunità, coloro che hanno riconosciuto l'importanza del loro servizio di tanti anni, di una giovinezza offerta
senza risparmi.
Da parte loro, hanno voluto fare il dono, a tutti i presenti, di una pergamena ricordo che riporta una frase profetica
ad essi molto cara, tratta dai diari di Simona: Questa è l'età in cui tu mi hai voluta, questo è il terreno dove tu mi hai seminato e dove io devo morire per germogliare, fruttificare e finalmente essere mietuta da Te, finché di me non rimarrà che un piccolo seme che da solo dovrà ricominciare.
Successivamente la corale ha cantato dei meravigliosi canti facendo esultare tutta l'assemblea tra una bellissima immagine di nastri colorati che venivano sventolati. La lode corale si è conclusa con una splendida danza realizzata dai giovani, per dar Gloria al Signore che compie meraviglie anche nella nostra cara Sardegna!
Ci sono stati momenti di forte commozione vissuti attraverso i momenti artistici e le testimonianze a conferma che la Comunità vive il fermento dello Spirito, con totale abbandono a Lui.
E' intervenuto il Dott. Philippe Madre che ha condotto l'assemblea in una breve preghiera di guarigione e molte sono state le richieste e le suppliche da parte dei fedeli presenti; tante le guarigioni interiori, le conversioni. In molte persone Gesù ha agito nei cuori aiutandoli a perdonare e a riconciliarsi. Dopo la preghiera ci sono state delle interessanti testimonianze da parte di una sorella e di una coppia, sul come è iniziato il loro cammino di fede.
E' stata data la parola a Padre Marco Locche, Cappuccino, che si è soffermato brevemente sulla Comunità e i gruppi in genere. Ha ribadito che le Comunità non devono essere oggetto di divisione fra loro solo per il fatto di appartenere a un Movimento o ad un altro; l'importante è avere come obiettivo l'unico nostro Dio: il Santo dei Santi, l'Eterno, Colui che ti ha dato il soffio vitale, Colui che ti ha creato libero. Egli ama tutti, ha mandato nel mondo il Suo Unigenito Figlio per il riscatto dei nostri peccati, mentre alcuni rispondono al Suo amore infinito con le opere della carne.
La Celebrazione Eucaristica è stata il culmine di tutto il Convegno, tutto si è riassunto nel Celebrare Gesù che, fattosi cibo, è venuto ad abitare in ognuno di noi.
La Celebrazione della Santa Messa ha concluso l'incontro, ma nel nostro cuore è rimasto il desiderio di stare ancora lì e di rivivere presto un'altra esperienza come questa, con la sensazione che nella Comunità Primavera si respira un'aria sempre nuova, resa preziosa e gradita dalla costante presenza dello Spirito Santo, con a fianco la nostra sorella Simona, custode silenziosa della sua Comunità.
Significativa è stata la ricchissima lettera inviata dall'Arcivescovo di Cagliari, S. E. Mons. Alberti che, per problemi di salute, non ha potuto presenziare. Ecco alcuni passaggi del Suo scritto: ...In questa felice ricorrenza è proprio il cuore che mi porta ad elevare al Signore il mio più vivo ringraziamento per aver ispirato la fondazione di questa Associazione, la cui finalità è quella di aiutare soprattutto i cristiani a rafforzare la loro fede per portarli a un incontro più vivo con Cristo e a scoprirne la reale forza dello Spirito Santo. Se questa è la vostra vocazione, non vi sarà difficile comprendere che - prima di tutto - è chiesto a voi di crescere nella fede per avere la sapienza e il coraggio necessari in un vero apostolo. Quanto avete saputo realizzare nel passato è una sicura garanzia per il futuro, e ciò mi conforta nella certezza che saprete e vorrete continuare con rinnovato impegno la vostra missione che è quella stessa della Chiesa: instaurare omnia in Christo
. Pure graditissimi sono stati i saluti e gli auguri inviati da Sua Eccellenza Mons. Accogli, Nunzio Apostolico, che da anni segue con particolare affetto ed attenzione la nostra Comunità, verso la quale ha rivolto parole toccanti e significative, piene di amore: un messaggio beneagurante di cui evidenziamo un breve passaggio: Continuate a portare cuori e anime a Lui, a Cristo Redentore! Perché Cagliari e la Sardegna restino punti di autentico Vangelo come lo sono stati nel passato!
Tutto si è svolto a Lode e Gloria del Signore. Gesù Cristo e lo Spirito Santo sono stati i veri protagonisti con la presenza viva e reale in mezzo a tutti i convenuti.
Al termine del Convegno, i partecipanti lasciavano trasparire la gioia e la pace vera di chi ha incontrato Gesù come suo Signore, e il desiderio di contagiare e rendere partecipi le loro famiglie dell'Amore di Dio.