Tu sei prezioso ai miei occhi
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 17-18 aprile 2004
Il 17 e il 18 aprile 2004 la Comunità Primavera si è riunita in Convegno Regionale nel Multisala della Fiera Campionaria di Cagliari, sviluppando delle relazioni sul tema: Sei prezioso ai miei occhi
(Isaia 43,4).
Poiché in tale data ricorreva anche il 20° anniversario della nascita in cielo della Serva di Dio
Simona Tronci, co-fondatrice della Comunità Primavera, insieme alla Postulazione si è voluto unire l'incontro della Comunità con la Commemorazione di Simona. Il Convegno è stato veramente meraviglioso! Larga è stata la risposta dei Gruppi, che sono giunti da tutta l'Isola, ma anche la partecipazione di quanti hanno voluto conoscere meglio le virtù dell'amata sorellina Simona Tronci.
Sono stati invitati a svolgere le relazioni Padre Daniel Ange, Padre Robert Faricy S.J. ed il Cappuccino Padre Giuseppe Pireddu.
Già dalle prime ore del mattino di Sabato i fratelli della Comunità si sono dati appuntamento in Fiera per rendere ancora più accogliente e funzionante la Sala e, alle ore 16,00, è stato consentito l'accesso dei numerosi fedeli, convenuti dalle varie zone della Sardegna che, assistiti dai fratelli dell'accoglienza hanno potuto prendere posto in sala, mentre una splendida corale contribuiva ad accoglierli tutti con gioiosi e festosi canti di lode che predisponevano i cuori all'ascolto della Parola di Dio.
La preghiera di lode è stata travolgente, coadiuvata dai meravigliosi canti che intercalavano gli interventi degli animatori: ciascuno dei presenti avvertiva la tenerezza del Padre nei confronti dei Suoi cari figlioletti
.
E' stato accolto con un entusiastico applauso Padre Daniel Ange, Benedettino Francese, a cui Antonello ha formulato il più fervido Bentornato a Cagliari!
a nome dell'intera Comunità.
Padre Daniel, prendendo spunto dalla figura di Simona, ha proposto una riflessione sul mistero della santità nei giovani di oggi.
I santi ci mostrano il nostro avvenire e orientano la nostra vita verso il nostro futuro, e questo perché essi sono già in cielo, dove un giorno noi li vedremo - ha affermato. Quando vediamo il viso di Simona siamo trasportati in cielo, dove il volto di Gesù è contemplato in ogni istante.
Ha evidenziato che ogni santo è un volto di Gesù. I santi sono coloro che maggiormente somigliano a Gesù. I santi sono il vangelo di Gesù che è stato vissuto, sono la dimostrazione che le beatitudini non sono una utopia. Ha proseguito, poi, dicendo che il Signore nella vita dei santi manifesta agli uomini la Sua presenza ed il Suo volto, e attraverso loro ci parla. I santi generano santi intorno a loro e, così nella scia di Simona devono esserci centinaia di giovani santi. E' meraviglioso poter vivere nell'intimità di alcuni santi. I santi ci attraggono con loro verso la Santità.
Ha quindi ricordato alcune parole di Simona: ...questa è l'età in cui mi ha voluto... dove devo morire per germogliare..., affermando che i giovani che nasceranno in Sardegna saranno i figli delle lacrime di Simona, i figli delle sue sofferenze.
Ha riportato infine le parole del Santo Padre: Per fare fiorire una nuova primavera, occorrono eroi del Vangelo che siano contemplativi, innamorati di Dio.
Tutti i grandi evangelizzatori sono stati santi. Supplichiamo perciò il Signore per inviarci nuovi santi evangelizzatori. Quella di Simona, è una vita che illumina il Vangelo, è una stella della nuova evangelizzazione.
Nel Settore riservato alle Autorità sono presto giunti dei graditissimi Ospiti, tra cui l'Onorevole Felicetto Contu, l'Onorevole Emilio Pani, l'Onorevole Giorgio La Spisa, l'Onorevole Eliseo Secci, ed una rappresentanza dell'Onorevole Giacomo Sanna, che si sono pregiati di porgere il proprio saluto e le più sentite congratulazioni per la Commemorazione di Simona.
Dopo alcuni canti di gioia e di esultanza al Signore per i profondi messaggi ascoltati, è stata data la parola a Padre Robert Faricy, che si è soffermato sul Salmo 121 per dipingere l'amore di Dio che ha cura di ognuno. La certezza che il Signore è il tuo custode..., come è stato cantato poco prima, risuonava nei cuori dei partecipanti che, guidati da Padre Robert, hanno osato affidare ogni preoccupazione nel cuore del Padre Celeste.
Nel frattempo, si è tenuta una Conferenza Stampa cui hanno partecipato vari giornalisti delle principali Testate Regionali e Padre Daniel Ange che, poi, è stato raggiunto da Padre Faricy.
Già sul finire delle parole di Padre Robert, una grande trepidazione aleggiava nel cuore degli organizzatori e dei fratelli impegnati nel servizio Sala, per l'attesa dell'Arcivescovo di Cagliari, S.E. Mons. Mani.
Preziosa e discreta è stata l'accoglienza riservata ai Sacerdoti, che sono giunti numerosi, tra cui Mons. Giovanni Delogu da Nuoro, il Vicario Generale Mons. Giovanni Spiga e Don Francesco Porru. Vari Accoliti e Diaconi ed alcuni giovani Seminaristi, nel frattempo, predisponevano l'altare per la Santa Messa.
All'arrivo dell'Arcivescovo è stata tanta l'emozione e qualche lacrima di gioia non ha esitato a manifestarsi soprattutto quando, in processione, hanno sfilato verso il Palco i vari Concelebranti, accolti da uno scrosciante applauso. E' stato Padre Giuseppe Pireddu, Vice Postulatore della Causa di Beatificazione di Simona, a dare il Benvenuto all'Arcivescovo e ad esprimergli il ringraziamento più sincero da parte di tutta l'assemblea per essere stata onorata della Sua presenza, proprio in occasione della Commemorazione del 20° Anniversario di Simona.
Da parte Sua, l'Arcivescovo di Cagliari, S.E. Mons. Mani, nella Celebrazione Eucaristica da Lui presieduta, ha manifestato tutta la Sua stima per la nostra Comunità, incoraggiandoci ad essere testimoni audaci dell'amore di Dio, come anche Simona ci ha insegnato. La sentiamo vicina, Simona ci dice che la Chiesa è giovane. Per farsi santi bisogna essere giovani, la santità ci mantiene giovani.
Cari amici, Gesù è risorto. Questa è la nostra speranza, la nostra forza! Gesù è vivo!
Gesù è presente nella Chiesa, nei fratelli. Ogni qualvolta c'è qualche contrasto in famiglia e tu offri il perdono, hai toccato il Risorto. Quando, di fronte all'Eucaristia offri te stesso ed hai l'esperienza e la sensazione di essere esaudito, hai toccato il Risorto. La fede, se non sperimentata, è vaga. I santi della nostra Sardegna, hanno fatto questa esperienza, hanno sperimentato, nel dolore, di essere una sola cosa con Cristo. Non posso che consigliarvi di partire da questi maestri per una missione, annunciare a tutti che Cristo è vivo, presente. Essere cristiani, vuol dire essere amici di Gesù. Ebbene, oggi vi confesso che andrò a dormire più sereno, perché ho affidato a voi questa missione: che andiate ad annunciare che Gesù è presente in mezzo a noi!
Sobria ma suggestiva è stata la Processione Offertoriale, durante la quale alcuni bambini della Comunità hanno offerto dei simbolici doni al Vescovo che, teneramente, li accarezzava e sussurrava loro qualche parola senz'altro incoraggiante e benedicente. L'incensazione dell'altare da parte dei Chierici, soprattutto durante la Consacrazione, ha voluto imprimere tutto il carattere della solennità alla Celebrazione.
Nelle varie postazioni della Sala, segnalate dai giovani che portavano in mano una bandierina, tantissimi fratelli e sorelle, con grande devozione, si sono accostati al Banchetto Eucaristico per nutrirsi di Gesù, Cibo di Vita Eterna. Bambini, giovani, adulti, anziani: tutti, quasi in pellegrinaggio, sono andati incontro all'Agnello. Lacrime di gioia e volti sorridenti contraddistinguevano coloro che hanno invitato Cristo Gesù a regnare nella propria vita, certi che solo Lui li avrebbe condotti per i sentieri della Santità.
Al termine della Celebrazione è stato Giuliano, il Responsabile della nostra Comunità, a ringraziare con tanta commozione S.E. Mons. Mani per le sue toccanti parole relative all'amata Simona e per la Sua Paterna fiducia espressa nei confronti dell'intera Comunità. Gli ha manifestato, a nome di tutta l'assemblea, l'immensa gioia per averLo avuto tra noi ed un caloroso augurio di poter condividere altre occasioni onorate dalla Sua presenza. Lo scrosciante applauso dei presenti non aveva quasi termine ed il canto finale, proposto con grande maestria dalla corale, ha espresso tutta la gioia e l'esultanza di un'assemblea avvolta dall'amore Paterno del suo Pastore.
La giornata di Domenica profumava di una delicata brezza dello Spirito Santo che, sin dalle prime ore del mattino, si manifestava attraverso il sorriso e l'abbraccio dei fratelli, accorsi numerosi all'appuntamento in Fiera: quasi 2000 persone hanno, infatti, affollato il Multisala della Fiera di Cagliari. Come indicato dalla Liturgia, si è celebrata la Festa della Divina Misericordia e, sul Palco, troneggiava il bellissimo quadro raffigurante Gesù Misericordioso, così come è stato descritto da Santa Faustina Kowalska, che richiamava tutti ad attingere la Misericordia dal Suo costato.
Dopo una profonda preghiera di lode, arricchita da melodiosi canti, ha preso la parola Padre Robert, traendo spunto dalla pericope della 1 Corinti 12,4-11.27 Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore...
, per affermare che questo è il testo da cui trae origine il Rinnovamento Carismatico e che ne individua il programma di vita.
Noi siamo corpo di Cristo uniti nello Spirito: questa è una realtà! Il corpo di Cristo, non è solo Risorto, non è solo in Cielo, ma è anche qui in questa Sala. Ha quindi ricordato qualche brano tratto dai pensieri di Simona, che ha rafforzato questo concetto espresso dall'Apostolo Paolo.
...Signore tu sei il giardino, e noi i fiori..., quasi a voler significare che siamo un solo corpo che rimane vivo finché siamo uniti nello Spirito di Dio.
Noi siamo il corpo di Cristo, ma in un corpo tutti gli organi sono uniti. Ogni organo è diverso, abbiamo diversi nomi, ma in questa diversità c'è l'unità creata dallo Spirito Santo. La chiave di tutto il Rinnovamento Carismatico per il risveglio e la ricezione dei carismi è l'Effusione dello Spirito. Essa non è un sacramento, ma una preghiera, durante la quale il Signore risponde donandoti le grazie necessarie: la nuova capacità di pregare e amare, i carismi per servire. Quando lo Spirito viene, cambia tutta la tua vita, in modo particolare quella dei giovani.
A conclusione della riflessione di Padre Faricy, abbiamo invocato su tutti i presenti una nuova Effusione dello Spirito Santo: cuori e volti commossi si abbeveravano alla Fonte dell'Acqua viva e, consolati nel profondo del cuore, assaporavano la gioia e l'ebbrezza della Pentecoste.
Giuliano ha, poi, presentato Mons. Giovanni Delogu che ha offerto una preziosa testimonianza relativa alla sua conoscenza di Simona. La sua voce era quasi tremolante al ricordo e al racconto del periodo in cui, essendo rettore del Seminario Maggiore della Sardegna, accompagnava i seminaristi a casa di Simona, durante la sua malattia. Mons. Delogu ha dipinto i tratti salienti della spiritualità di Simona e descritto lo stato d'animo dei suoi seminaristi che, grazie agli incoraggiamenti e ai suggerimenti di questa splendida ragazza, rientravano edificati e rafforzati nella propria vocazione, manifestando maggiore slancio e dedizione alla sequela di Gesù.
Al termine, la Corale ha saputo cogliere lo stato d'animo di commozione dei presenti ed ha intonato un canto composto da Simona.
Abbiamo vissuto un lungo e speciale momento di preghiera insieme ad alcuni Movimenti Ecclesiali della Diocesi, con i quali, da alcuni anni, stiamo portando avanti un profondo cammino di dialogo e Comunione. Antonello ha invitato a salire sul palco, con la sorpresa e la meraviglia dei presenti che non cessavano di applaudire, i rappresentanti del Movimento dei Focolari, del Cammino Neocatecumenale, del Rinnovamento nello Spirito, dei Cursillos di Cristianità, delle Famiglie Rinnovate e della Famiglia Somasca, e, a nome del Pastorale, li ha accolti con un caloroso benvenuto ed un profondo ringraziamento per aver accolto l'invito. Dopo i canti Siamo un sol corpo
e Padre ti preghiam
, è stata proclamato il brano di Giovanni 17 contenente la Preghiera di Gesù sull'Unità. Ci sembrava di vivere un sogno: il compimento di quella preziosa preghiera che siano una cosa sola! I Responsabili dei Movimenti presenti si sono intercalati nei loro interventi di preghiera sulla Parola appena ascoltata, mentre l'assemblea partecipava con trepidazione in piedi, facendo seguire ad ogni preghiera, davvero sentita e coinvolgente, uno scrosciante applauso proveniente dal cuore, come frutto dello Spirito Santo che faceva regnare la Comunione fraterna. Spontanei gli abbracci reciproci e le manifestazioni di commozione, sia tra i Responsabili dei Movimenti che tra i partecipanti in Sala. E' stato applauditissimo questo segno tangibile di Comunione ed il ringraziamento finale fatto da Giuliano che, rivolgendosi a tutti i presenti, ci ha comunicato l'impegno profuso in questi anni insieme ai Responsabili dei vari Movimenti, frutto dell'azione invisibile ma reale dello Spirito Santo, e la constatazione che, in presenza del rispetto e dell'accoglienza reciproca, pur nella diversità possiamo diventare una cosa sola perché il mondo creda. Ci ha fatto osservare che quella odierna è una tappa di un lungo cammino che, gradualmente, andrà a coinvolgere anche tutti i singoli membri dei vari Movimenti.
Nel primo pomeriggio è stata significativa l'esecuzione del gruppo Gospel Black Soul
che, con i suoi canti, ha coinvolto i giovani ed i meno giovani in una gioiosa danza al Signore, quasi celestiale. La loro allegria era contagiosa e, tutti vestiti d'azzurro, i componenti del Gruppo Gospel parevano angeli che, accompagnati dai musicisti che stavano giù dal Palco, facevano librare gli animi, soprattutto quelli dei giovani, trasportati da un continuo battito di mani e da un aleggiare leggero che li faceva danzare davanti alla Maestosa Gloria di Dio.
Abbiamo, quindi, ascoltato volentieri le parole di Padre Giuseppe Pireddu, che descrivevano l'esempio della giovane Simona, facevano risuonare il cantico d'Amore composto da Simona per il Suo Amato e contagiavano ai presenti la certezza di essere davvero preziosi agli occhi di Dio. Padre Giuseppe ha commentato, facendo alcuni collegamenti con la vita di Simona, la frase di Gesù: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che vi comando. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri (Giovanni 15,13-14.17). Stupendi sono stati i riferimenti ad alcune frasi tratte dai diari della sorella Simona, che ha voluto incarnare totalmente il Comandamento di Gesù: Questa volta c'è qualcosa di nuovo in me, Gesù, una realtà che finora avevo voluto solo sfiorare col pensiero, e ora invece si è fatta concreta dentro di me. La realtà della morte, se Tu lo vuoi. Ti sei presentato a me chiedendomi se Ti amavo veramente tanto, da accettare che Tu ti prendessi la mia vita. Io Ti ho risposto, o Gesù, e ancora oggi Te lo ripeto: mio Signore; mio unico vero amico; la mia vita ti appartiene, Tu mi hai creato.
Padre Giuseppe ha saputo coinvolgere tutti con il suo grande apprezzamento e amore per Simona, che brillava nei suoi occhi.
Anche Padre Daniel, con grande maestria, ha raggiunto il cuore di ognuno, facendolo innamorare di Gesù. Ha preso spunto dal brano di Paolo in Romani 12,1: Vi esorto, dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. L'esempio di Simona, che emergeva anche attraverso la lettura di alcuni brani dei suoi diari, ha suscitato un nuovo slancio di donazione al Signore.
Nella seconda parte della sua vita, Simona ha condiviso la croce di Gesù - ha proseguito Padre Daniel - Se lei era così luminosa, è perché si lasciava illuminare nella contemplazione.
Simona aveva questo desiderio forte, che tutti gli uomini conoscessero Gesù come lei lo ha conosciuto. Oggi bisogna avere il coraggio di evangelizzare fino al martirio.
E, indicando il quadro con il volto di Simona, ha fatto osservare: Il viso di Simona indica il nostro futuro, la nostra gioia... il corpo di Simona è ora il corpo di Gesù Risorto... volto glorioso...bella sulla terra, bella in cielo e profeta della gioia di Dio, ed ha ricordato alcuni scritti di Simona: ...Misericordia di Dio ad aprire il tuo corpo come sacrificio spirituale... Dammi di guardare il Tuo Volto e di consumarmi nell'amore... Nel dolore si impara ad offrire se stessi per i poveri, per la Chiesa, per tutto il mondo.
Padre Robert ha offerto degli spunti significativi all'assemblea, assetata di santità: il compito di Simona era quello di evangelizzare, annunciare la Parola, mostrare la Via per accedere alla vetta della Santità e, per farlo, è necessario offrire se stessi come olocausto per la Conversione, la Redenzione e la Resurrezione dei fratelli. Con Simona il Signore ha seminato molto grano ed ora, con la Sua infinita Misericordia, aspetta di riempire i Suoi Granai.
Vari canti eseguiti con arte hanno ben espresso la particolare accoglienza della Parola di Dio, seminata dai vari Relatori in un terreno davvero buono e fertile.
La Celebrazione conclusiva è stata presieduta da Padre Daniel Ange che, col suo sorriso e la sua quasi trasparente semplicità, esprimeva tutta l'esultanza di chi si è consegnato totalmente alla guida dello Spirito Santo.
Nella sua Omelia, Padre Daniel, si è ricollegato al tema della Misericordia, proposto dalla liturgia della Domenica in Albis: Il grembo di Maria si apre nel dolore e, ai piedi della croce, ci fece nascere al mondo di Dio. Noi siamo nati da due cuori trafitti; quello di Gesù e quello di Maria. Allora quello che è violento non è la lancia ma il torrente di sangue e di acqua viva che fuoriesce dal cuore aperto, come qualcosa che è stato trattenuto per molto tempo, è la diga che si frantuma e fa uscire l'acqua, è come una trasfusione di vita.
Tutte le nostre Comunità devono essere i luoghi dove si può toccare il cuore aperto di Gesù, dove scorre in abbondanza lo Spirito di grazia, dove le lacrime di Gesù guariscono le nostre ferite.
E' nell'Eucaristia che i martiri hanno trovato tutta al loro forza, come Simona che, sino alla fine, ha voluto ricevere alcune gocce di Sangue di Gesù. Simona conosceva nel suo corpo i segni delle sue sofferenze, che sono diventate eterne grazie all'amore attraverso il quale ha offerto tutto.
Simona ha vissuto il suo martirio come i grandi Martiri. Voi siete i figli del sangue, dell'amore, delle lacrime, della gioia, della preghiera di Simona. Simona è un regalo di Dio per tutti voi e per tutta la Chiesa.
Profondo e commovente è stato il momento in cui Padre Daniel ha guidato la processione Eucaristica in mezzo alla folla, innalzando Gesù quasi su un Trono ricoperto dal Velo Omerale; tra le lacrime e la gioia tutti gustavano la tenerezza di Colui che sussurrava al cuore: Sei preziosa, sei prezioso ai miei occhi!
Padre Daniel, accompagnato dagli Accoliti che tenevano in mano il cero acceso, ha camminato lentamente tra i corridoi della Sala ma, quando Gesù ti fissa negli occhi, non puoi fare a meno di incantarti davanti alla Sua potenza e al Suo fascino. I canti accompagnavano il passaggio trionfale di Gesù e facevano interiorizzare più profondamente l'incontro personale con l'Amato.
Sono state due giornate di intensa e profonda spiritualità, destinate a rimanere indelebili tanto nella storia della Comunità, quanto in quella personale di ciascuno di noi che vi abbiamo partecipato.
Il Convegno si è concluso e, nel lasciare la Sala, ogni fratello e sorella portava nel cuore la certezza che Simona, nel giorno della sua commemorazione, fosse lì presente e che, amorevolmente, accarezzasse i cuori di tutti i presenti per condurli alla Sorgente, al Cuore di Dio.