Rimanete in me ed io in voi
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 13 marzo 2005
Il 13 marzo 2005 i Gruppi della Comunità si sono riuniti a Cagliari per partecipare al Convegno sul tema Rimanete in me ed io in voi
(Giovanni 15,4).
John Bonnici si è soffermato sul versetto della Lettera ai Galati 2,20 non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me
e, inoltre, su un'altra stupenda Parola: Ma voi, carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell'amore di Dio, attendendo la Misericordia del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna. Convincete quelli che sono vacillanti, altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne
(Giuda 20-30).
Era presente anche Padre Robert Faricy S.J. che ha commentato alcuni temi molto interessanti: Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, ben radicati e fondati in Lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie. Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo
(Colossesi 2,6-8). L'altra relazione era incentrata su questo monito di San Pietro: Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio
(1Pietro 4,10).
In questa giornata il Signore ha parlato in modo chiaro ed incisivo rendendoci testimoni della Sua presenza reale e della Sua potenza. Così facendo, ci ha anche responsabilizzati, perché non abbiamo più motivi che possano scusare la nostra poca fiducia in Lui. Come Egli ci ama a prescindere dai nostri peccati, ora chiede a noi una fede che prescinda dalle incertezze e debolezze della nostra umanità. Ecco, quindi, la chiamata ad una fede più matura, più autentica, più concreta, più spregiudicata! Siamo chiamati a fidarci di più di Dio, rinunciando alle nostre sicurezze, agli idoli che ci siamo costruiti, rinunciando a noi stessi. Il Signore ha riservato alla nostra comunità una particolare attenzione.
Tutto ciò che nel corso del Convegno ha realizzato, tutti i benefici che ha voluto elargire, ed in misura così abbondante, il Signore non li ha concessi perché ciascuno ne facesse tesoro per sé, ma perché fossero opportunità di crescita e di sostegno per la Comunità, e fossero come nuova linfa, come nuova energia. Si tratta della chiamata a rinnovare il nostro impegno comunitario, e questo sulla base di una fede più matura, sulla base di una intimità più profonda con il Signore, con la certezza che anche Lui avrebbe rinnovato la Sua fedeltà, mai venuta meno, nei nostri confronti, pronto a sostenerci in tutto ciò che di buono andremo a fare.
Durante la preghiera per la guarigione il Signore, attraverso i Suoi ministri, si è fatto sentire in modo chiaro, esortando tutti a non accogliere invano la grazia di Dio nel momento favorevole, proprio nel giorno della Sua salvezza!