Se pertanto viviamo dello Spirito,
camminiamo anche secondo lo Spirito
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 22 Gennaio 2006
Relatori del Convegno del 22 Gennaio 2006 sono stati Padre Francesco Belluzzo ed il laico Andrea Bevilacqua che hanno commentato il tema tratto da Galati 5,25 Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito
.
Incisive le parole di Andrea quando ha affermato: Attento a non essere troppo amico del mondo perché, inevitabilmente, diventi nemico di Dio... Non giustifichiamoci dicendo che siamo umani, non facciamoci lo sconto! Non illudiamoci di poter restare un po' di qua e un po' di là, con la scusa che non abbiamo ancora raggiunto la santità, perché nello Spirito non esiste una zona franca: O con me, o contro di me
afferma Gesù.
Spesso abbiamo paura delle richieste che il Signore ci potrebbe fare: è l'accidia o pigrizia spirituale, per cui si fa di tutto purché il Signore non scomodi troppo la nostra esistenza. Siamo tentati anche attraverso il desiderio di fuggire, non accettando il presente, ma il Signore ci parla oggi, dentro la situazione che stiamo vivendo: lasciamo a Lui coniugare la nostra fede con la Sua Parola. Molte volte siamo impazienti: vogliamo tutto e subito, ma il Signore vuole che abbiamo pazienza, come Lui è paziente con noi e con tutti gli uomini. Allora, camminare in una Comunità, abbracciare il Rinnovamento Carismatico, significa dare il nostro Sì totale allo Spirito Santo, perché possa usarci...
Questo comporta lasciare a Lui la libertà di modellarci secondo il progetto d'amore del Padre, distruggendo in noi l'uomo vecchio per essere trasformati a immagine di Cristo, confidando nella Sua Potenza, piuttosto che nelle nostre capacità.
Padre Francesco, con la sua nota gioia traboccante, oltre che sul versetto del tema generale, si è soffermato su quello di Efesini 6,11: Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della Sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio
. Ha invitato tutti alla santità di vita, da lui descritto come un monte da scalare senza retrocedere, attingendo sempre forza e grazia da Dio. E, per poter raggiungere questa ascesi, è estremamente necessario che il Padre effettui delle potature
ai tralci della Vite, per far sì che la stessa cresca forte e rigogliosa. Certo, è vero che la potatura è dolorosa, ma è necessaria. Indiscutibilmente, alcune potature potrebbero essere messe in atto anche all'interno delle Comunità, dove saranno, sì, dolorose, ma immensamente salvifiche! Dopo che ci saremo liberati dai rami secchi e infruttuosi, dopo che avremo lasciato dietro di noi la zavorra che ci impedisce di salire in alto, potremo indossare l'armatura di Dio e resistere alle insidie del mondo che si vuole riappropriare di noi.
Molto gradita ed incisiva è stata la presenza dell'Arcivescovo di Cagliari, S.E. Mons. Giuseppe Mani, che ha incoraggiato la Comunità a perseverare nel cammino intrapreso ormai da tempo.
Ecco alcune delle Sue parole:
Mi fa piacere trovare la vostra Comunità riunita in preghiera e impegnata nella formazione.
Sono soddisfatto del vostro impegno nella Diocesi: ciò mi rincuora e mi fa continuare a sperare, perché, con audacia, continuate ad offrire una sincera testimonianza di fede, consolidata a motivo di tanti anni dediti al Signore e alla Chiesa.
A fine Convegno il Responsabile e tutta l'équipe Pastorale ha salutato e ringraziato calorosamente l'Arcivescovo S.E. Mons. Mani che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.