Davvero il Signore è risorto!
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 21 maggio 2006
Il 21 maggio 2006 la Comunità Primavera del Rinnovamento Carismatico Cattolico ha promosso un Convegno formativo e di evangelizzazione dal tema Davvero il Signore è risorto!
(Luca 24,34). Fin dalle prime ore del mattino, numerosi sono stati i fratelli provenienti dalle varie realtà della regione, che chiedevano di poter accedere alla Sala del Convegno, accesso che è stato poi consentito alle 8,30, mentre la Corale della Comunità intonava festosi e gioiosi canti che raccoglievano tutti i presenti in un caldo abbraccio, predisponendo i cuori di tutti all'accoglienza della Parola.
In questo clima di gioioso raccoglimento, si è dato il via alla giornata di spiritualità con la preghiera di lode e adorazione, guidata dai fratelli del Ministero dell'Animazione e sostenuti dalla Corale.
Sono stati momenti di lode intensa, che hanno visto la partecipazione attiva di tutti i presenti, uniti in un cuore solo ed un'anima sola.
Relatori di eccezione si sono alternati sul palco per svolgere le proprie catechesi, quali: Mons. Sergius Gajek e John Bonnici Mallia.
Mons. Sergius Gajek, Visitatore Apostolico ad Nutum Sanctæ Sedis dal 1984 per la Chiesa Greco-Cattolica in Bielorussia, ha accolto con gioia l'invito della Comunità Primavera per condividere momenti di preghiera e di meditazione della Scrittura.
Mons. Gajek è intervenuto sul tema Con Lui siete stati sepolti insieme nel battesimo, in Lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che Lo ha risuscitato dai morti
(Colossesi 2,12) ed ha esordito così: Cristo è Risorto! E' veramente risorto!, precisando poi che questa affermazione è espressione della nostra fede. E' questa la buona novella che, attraverso la nostra testimonianza, deve essere portata fino agli estremi confini della terra. Il nostro Battesimo, ha quindi affermato, è un'esperienza che ci rende capaci di seguire Gesù, ed il nostro inserimento nel Signore deve manifestarsi nell'ambiente in cui siamo chiamati. E' lì che dobbiamo dare la nostra testimonianza, è lì che dobbiamo vivere la vita nuova, lì dobbiamo seguire con cuore nuovo Gesù, il nostro Salvatore, il nostro Redentore. Dobbiamo vivere la nostra chiamata nell'ambito della Chiesa, la quale altro non è se non il popolo convocato a seguire Gesù.
Ha richiamato il capitolo 19 del Vangelo di Giovanni, laddove l'autore così descrive la passione e la morte di Gesù: «stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cléofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che Egli amava, disse alla madre: donna, ecco il tuo figlio!
. Poi disse al discepolo: ecco la tua madre!
E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa» per affermare che il momento più importante di tutto il Vangelo è la morte di Gesù, dove Egli, compiuta la Sua missione sulla terra, esclama: «tutto è compiuto, e chinato il capo, rese lo spirito». Dobbiamo stare attenti a quel rese lo spirito
, ha poi precisato, perché nel testo latino viene riportato con le parole tradivi spiritu
, che significa trasmise lo spirito
. Ciò significa, ha concluso, che Gesù, nell'attimo della morte, ha trasmesso il Suo Spirito alla Chiesa, e ciò sta a significare che la prima Pentecoste avviene ai piedi della croce.
Ringraziamo il Signore anche per la nuova luce sotto la quale ci ha fatto meditare il mistero della morte di Gesù, attimo in cui si realizza, come è stato detto, la prima Pentecoste, tappa importantissima nel progetto di salvezza.
Dopo alcuni canti di ringraziamento e di lode al Signore, ha preso la parola John Bonnici, che si è soffermato sul tema Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone
(Luca 24,34) ed ha subito sottolineato l'importanza della lode che viene dal cuore. Dobbiamo entrare nella Sua presenza, sono state le sue prime parole, come dice il Salmista: «varcate le Sue porte con inni di grazie, i Suoi atri con canti di lode» ed ancora: «Dio dimora sulla lode del Suo popolo»
Quando il popolo di Dio inizia a lodare, ha poi proseguito, la presenza di Dio inizia a manifestarsi. E' importante la lode personale, non è sufficiente lodare il Signore nel corso dell'assemblea. Tutta la nostra vita deve essere una lode al Signore!
Dobbiamo lodare il Signore continuamente e, per poterlo fare, il Signore ci ha fornito di uno splendido strumento, il dono delle lingue.
E' un dono di preghiera dispensato a tutta la Chiesa con il quale possiamo lodare il Signore dal nostro cuore, andando oltre i limiti della nostra mente.
Nel pomeriggio, il Convegno è ripreso con la recita del Santo Rosario, animato dai giovani della Comunità. E' stato un momento di tenera venerazione della nostra Mamma Celeste, donataci, come abbiamo sentito nel corso della mattinata, ai piedi della croce, perché ci rappresentasse nel momento di redenzione in cui Gesù trasmise il Suo Spirito sulla Chiesa, cioè su tutti noi.
E' stato poi invitato a prendere ancora la parola l'Archimandrita Sergius Gajek sul tema: Ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra
(Atti 1,8).
Siamo convinti, ha esordito il relatore, che lo Spirito Santo, in quanto primo e più grande dono del Risorto, ora è qui in mezzo a noi. L'ormai prossima festività della Pentecoste ci ricorda che viviamo un tempo forte di salvezza, il Kairòs! E noi abbiamo bisogno, nel vivere questa realtà salvifica che ci dà lo Spirito Santo, non tanto di una forza, quanto della presenza della terza Persona della Santissima Trinità. Egli agisce nella Chiesa attraverso i Sacramenti, attraverso i quali il Signore ci offre la guarigione dai nostri mali reali. Sì, ha affermato Mons. Gajek, perché spesso noi i mali ce li inventiamo!
La Chiesa, ha proseguito, ci invita a pregare anche per la nostra salute fisica, oltre che per quella spirituale.
Dopo alcuni canti di ringraziamento al Signore per gli insegnamenti che, attraverso Mons Gajek, ha voluto dedicarci, ha preso ancora la parola John Bonnici, il quale ha affermato che la Chiesa ha pregato specificamente per i carismi dello Spirito Santo, necessari per l'evangelizzazione. I carismi, ha proseguito, sono delle abilità che i cristiani hanno ricevuto dallo Spirito Santo, perché possano diventare canali attraverso cui scorre l'Amore di Dio.
Dopo aver fatto una suddivisione dei carismi più diffusi, ha concluso con un forte invito: chi riceve i carismi li usi per l'utilità comune e non li tenga per sé o, peggio ancora, inutilizzati.
A conclusione dell'intervento di John, c'è stato un intenso momento dedicato alla preghiera di intercessione e guarigione, nel corso della quale si è potuta sperimentare la potenza dello Spirito Santo, che sempre compie meraviglie e sempre riesce a stupirci con le Sue grazie, tant'è che molti hanno successivamente voluto rendere testimonianza sul palco di quanto lo Spirito Santo ha compiuto nel corso della preghiera.
La celebrazione Eucaristica, in chiusura di giornata, ha completato e sigillato al meglio l'incontro di spiritualità, fonte di una gioia indicibile. Quale altro sentimento avrebbe potuto animare il nostro cuore dopo una giornata di lode, di adorazione e di meditazione della Parola, se non un Rendimento di Grazie rivolto al Padre che ci ha amati, al Figlio che ci ha nutriti e salvati, allo Spirito Santo che ci ha rigenerati, fortificati, mandati?