Vola in cielo Antonello Padiglia
Ritorna al Padre Celeste
La sera del 5 Agosto 2008, nei Vespri della festività della Trasfigurazione del Signore
, ritorna tra le braccia del Padre Antonello Padiglia.
La malattia, lentamente ma inesorabilmente, si è portata via uno dei nostri più cari fratelli della nostra Comunità.
Esprimere l'affetto e il grande amore fraterno che ci ha legato ed ancora ci lega ad Antonello non è cosa facile perché lui era semplicemente speciale
.
L'amicizia con Antonello è un susseguirsi di momenti particolari e deliziosi, perché si approfondiva insieme la preghiera e così l'amicizia cresceva. Da subito si è instaurato tra noi un rapporto leale fondato sulla stima reciproca, un legame schietto dove non c'erano mezzi termini, non c'era posto per l'ipocrisia.
Uomo intelligente e carismatico, sapeva ben cogliere ed individuare situazioni dubbie. Ha sempre saputo trovare e dedicare tempo e spazio per gli appuntamenti più importanti della Comunità.
Nel 1993 Antonello entrò a far parte della nostra Comunità.
Da subito rimase affascinato dalla spiritualità propria della Comunità, ma, in modo più intenso, dalla figura di Simona Tronci, anche grazie al libro Innamoratissima di Gesù
, nel quale l'autore, il Cappuccino Padre Clemente Pilloni, racconta la vita di Simona, oggi Serva di Dio.
Era innamorato della Comunità, ma soprattutto di Simona e amava definirsi un suo discepolo, ma diceva anche che imitare
Simona era davvero arduo perché il monte da scalare per raggiungere la perfezione, e quindi Dio, è ripido e irto di ostacoli.
Ci piace riportare fedelmente una sua frase tratta da una sua lettera autografa, che inviò al Pastorale di Servizio
della Comunità: «mi sembra giusto e doveroso testimoniare qui difronte a Dio e agli uomini che il dono della mia conversione è avvenuto per intercessione di Simona Tronci presso il Signore Gesù. Posso con certezza affermare che la lettura del diario di Simona trascritto da P. Clemente Pilloni, mi ha immerso in un mare sconfinato di pace e di beatitudine e i dolcissimi frutti di questa lettura sono stati veramente copiosi.».
Un amico prezioso, un collaboratore attento e preciso, che amò molto la sua Comunità, dove offrì un umile ma prezioso servizio, mettendo a disposizione la sua professionalità.
Alle Conferenze Nazionali e ai Convegni Regionali del Movimento era sempre presente. Chi non lo ricorda durante i nostri Convegni di Formazione e di Evangelizzazione? Era lo speaker
, il bravo presentatore
, come noi scherzosamente lo chiamavamo!
Amava i giovani, amava la musica, amava la preghiera. Amico che ci ha incoraggiato nei momenti difficili e nella prova, proclamava a tutti l'amore trionfante di Gesù.
Antonello era un giornalista e ha collaborato per tanti anni con Radio Kalaritana la radio della Diocesi di Cagliari, dai cui microfoni, come speaker, ha fatto volentieri anche dei servizi sulla nostra Comunità, oltre ad interviste ai vari relatori dei nostri Convegni, a qualche componente del Pastorale di Servizio
e ad alcuni fratelli tra quelli più attivamente impegnati nel servizio.
Antonello sentì il desiderio di rendersi utile anche fuori Sardegna e decise di tuffarsi in un'avventura tutta speciale, dedicata alla missione a tempo pieno. Chiese la preghiera della Comunità e noi pregammo con lui. Così incoraggiato dai versetti del Vangelo di San Matteo ...Non procuratevi oro, né argento, né monete di rame nelle vostre cinture, né bisaccia per il viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone...
(Matteo 9,37-38; 10,5a.8b-10), ricevette il mandato di missionario laico
, per la missione diocesana in Brasile, insieme ad altri sacerdoti e laici, dall'Arcivescovo di Cagliari, Sua Ecc.za Mons. Mani. Era il 21 Ottobre 2005. In quella terra offrì generosamente il suo servizio agli ultimi
, ininterrottamente, fino a che la malattia già incalzante glielo consentì.
Rientrò a Cagliari dal Brasile a metà Giugno del 2008, dove venne subito ricoverato in ospedale per le terapie del caso, e pur nella sofferenza e nell'avvicinarsi del passaggio
non considerava la morte come una sconfitta ma l'incontro perfetto con Gesù, e ripeteva con Simona: «Chiudere gli occhi e cantare il Tuo Amen».
Lo ringraziamo per quanto ha fatto per la Comunità e per la Chiesa.
Caro fratello e caro amico, quanto amore tra di noi!
Bastavano gli sguardi per capirsi. Quando sei guidato dallo Spirito Santo entri nella stessa dimensione. Tutto capisci, tutto accetti, tutto ami, e con te si è creata una profonda intesa spirituale. Abbiamo ancora impresse le tue parole: «la Comunità Primavera, il mio grande amore!».
Ti sei innamorato della storia di Simona, a cui sei sempre stato profondamente legato. Lei ti ha preso per mano nel cammino terreno e oggi ti accoglie per contemplare il Volto di Dio
Grazie per la tua amicizia, per il tuo servizio e per il tuo sostegno.
Siamo certi che ora continuerai a pregare per noi e ad incoraggiarci come solo tu sapevi fare.
Ciao.