Nuovo appuntamento di comunione
Incontro Movimenti Ecclesiali della Diocesi di Cagliari
Prosegue il cammino di comunione e condivisione fra alcune delle realtà ecclesiali presenti nella nostra Diocesi. Domenica 19 Aprile 2009, Focolarini, Cammino Neocatecumenale, Cursillos, Comunità Primavera, Rinnovamento nello Spirito e Famiglie Rinnovate, si sono incontrati presso il Seminario Arcivescovile per pregare insieme, scambiare testimonianze, spezzare insieme la Parola, vivere un momento di agape fraterna, formando un solo corpo soprattutto durante l'Eucarestia.
Molta la stima e l'affiatamento maturati tra i Responsabili dei Movimenti e le rispettive Comunità locali che, durante l'anno, si incontrano per pregare e pianificare giornate comunitarie come questa. La Corale, formata da rappresentanti di tutti i Movimenti convenuti, ha saputo offrire preziose occasioni di gioia per l'esserci ritrovati insieme e validi spunti di preghiera e comunione fraterna.
Il tema conduttore della giornata è stato ...Finché arriviamo tutti all'unità della fede...
(Ef 4,11-16) e, per i tanti partecipanti, si è trattato di un'ulteriore conferma di come veramente uno è il Signore e uno è lo Spirito Santo il quale, in ogni Movimento, compie meraviglie attraverso conversioni profonde, vocazioni, segni e prodigi, e che, come ancora ci ricorda S. Paolo, opera tutto in tutti...
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Particolarmente illuminante è stata la catechesi offerta da Padre Elia Salis, che ha sottolineato come il Movimento di appartenenza di ciascuno è il terreno privilegiato in cui si compie la realizzazione personale, che passa attraverso il servizio per l'edificazione degli altri. Camminando da soli, ha affermato Padre Salis, c'è il rischio di costruirsi un Dio a propria immagine. La dedizione ai fratelli, invece, ci strappa dalla solitudine e dal peccato.
L'unità, ha proseguito Padre Salis, non è uniformità o omologazione, ma è ritrovarsi nella reciprocità per formare il Corpo di Cristo. L'invito è a non illudersi mai di essere arrivati, di avere Dio in tasca
, ma di continuare sempre la ricerca di Dio, malgrado la fatica e le divisioni, a volte inevitabili, che però non devono mai costituire l'ultima parola. Siamo chiamati a sforzarci sempre a superare l'io
e anche il noi
, che portano a forme di divisione individuale e collettiva, e cercare sempre il Nome
che è fautore di unità. E' importante godere dei doni dei fratelli della propria Comunità e dei doni degli altri Movimenti, superando invidie e gelosie; la Comunità, infatti, non è luogo dove si assolvono dei precetti, né dove si cerca il proprio prestigio, ma è luogo dove accogliere il bene che è negli altri, è spinta di simpatia verso tutti, resistendo alla tentazione di chiudersi, di essere autoreferenziali o di cedere allo scoraggiamento.
Padre Salis ha poi offerto semplici consigli su quali siano gli atteggiamenti più favorevoli e costruttivi per tenere sempre vivo il senso dei doni, che non si identificano con Dio, ma che servono per crescere: una profonda gratitudine per quanto Dio dona a ciascuno e alla Comunità; uno sguardo di tenerezza per scoprire la bellezza di Dio in noi e negli altri; l'umiltà, la quale ci rende consapevoli che Dio è il solo e l’unico datore di ogni grazia e che noi godiamo dei doni senza possederli
; il godimento e la valorizzazione dei doni degli altri, come se fossero nostri. Padre Salis ha concluso con un esempio molto efficace: così come la natura è ricca e cresce grazie ai diversi habitat che la nutrono, così la Chiesa cresce e vive grazie ai vari habitat spirituali, i Movimenti e le Realtà ecclesiali suscitate dallo Spirito Santo.
Molto intensa e partecipata è stata la recita dei Vespri, durante la quale si è vissuta la profondità della lode di tutta la Chiesa orante. Le testimonianze di vita di alcuni dei partecipanti sono state l'espressione significativa dell'importante ruolo che ogni Movimento riveste nel condurre i fratelli a Cristo e nell'accompagnarli nella crescita spirituale.
La presenza dell'Arcivescovo, che ha concluso la giornata con la Celebrazione Eucaristica, è stata per tutti i presenti segno di paterna attenzione e incoraggiamento a proseguire tale cammino di comunione. Durante l'omelia, S. Ecc. Mons. Giuseppe Mani si è soffermato sulla liturgia della Domenica in Albis e, in particolare, sulla figura di San Tommaso che incontra Gesù Risorto.
Come ha fatto con Tommaso – ha affermato l'Arcivescovo – anche oggi Gesù esorta noi a rafforzare la nostra fede. Beati coloro che credono in Dio senza averlo mai visto con i loro occhi, percepito con i loro sensi, compreso completamente con la loro intelligenza. La fede è una grazia, è un abbandonarsi con fiducia, essa rende salda la speranza e, grazie ad essa, ci preserva dalla sfiducia, dalla tristezza, dallo smarrimento. La fede ci innalza dalla vita materiale all'esistenza spirituale e ci riempie così della gioia di Dio. Facciamo anche noi la professione di fede di Tommaso e che senz'altro formulava la prima Comunità Cristiana: Mio Signore e mio Dio!
Sarà lo Spirito Santo a darci la forza di questa audace testimonianza anche di fronte a chi non crede, soprattutto quando ci uniamo ai nostri fratelli. La nostra fede è la vittoria che ha vinto il mondo!
Oggi la vostra presenza, di vari Movimenti, testimonia il reale incontro della Comunità col Cristo Risorto. Auspichiamo che anche altre Associazioni e Movimenti della Diocesi si uniscano al vostro itinerario di comunione. Negli abbracci e sorrisi di commiato era evidente la gioia di aver gustato l'Amore di Dio e dei fratelli, con la promessa di rincontrarsi presto, auspicando anche l'inserimento, in questo cammino, di altre realtà presenti nella Diocesi.