Eterna è la Sua Misercordia!
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 20 Maggio 2012
E’ stato un Convegno speciale e profondo quello vissuto Domenica 20 Maggio 2012 cui hanno partecipato numerosi fratelli della Comunità, dei gruppi aderenti e molti simpatizzanti, tanto che non c'erano più posti a sedere. Durante la giornata ci si è soffermati sul tema “Eterna è la Sua Misericordia”, tratto dal Salmo 136,1. Dal primo mattino, appena siamo giunti nella Sala già resa accogliente, abbiamo potuto respirare il profumo della presenza di Gesù, soprattutto attraverso coloro che, colmi di speranza, giungevano numerosi per essere ristorati e rinnovati ancora una volta dalla potenza dello Spirito Santo. I canti proposti dalla Corale hanno favorito l’apertura del cuore e la fiducia nella grande Misericordia di Dio, capace di fasciare e sanare, col Suo balsamo d’amore, ogni ferita.
Il primo relatore della giornata è stato Kalì Musangu, il quale si è soffermato sui versetti della Prima Lettera di Giovanni 3,1-11: “Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!...” ed ha così esordito: Se noi credessimo davvero di essere figli di Dio, solo questo sarebbe per noi già una guarigione.
Quando cammineremo per strada saremo allora capaci di procedere a testa alta, con la certezza che il Signore è nostro Padre e provvede a tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Andiamo, perciò, alla scuola di Gesù per lasciarci curare dalla nel cuore di Gesù che, con la Sua Cristoterapia, ci insegna a partire dalla fiducia e dalla gioia, a rivestirci della Sua armatura e ad agire con la Sua autorità. Come possiamo vivere la presenza di Dio da figli amati? ha chiesto Kalì. eggendo e vivendo la Parola di Dio. Abbiamo bisogno di un profondo risveglio e la Parola di Dio ha la capacità e l’efficacia di trasformarci. Se vivete la Parola di Dio c’è forse qualcosa di impossibile per Dio? Vari problemi ci assalgono non perché Dio ce li manda, ma perché ci allontaniamo da Lui e, quando lo facciamo, diventiamo fragili, soggetti al peccato e distanti dalla protezione di Dio. Mettendo in pratica la Parola di Dio, invece, andiamo d’accordo con Dio ed Egli ci apre tutte le porte, perché Lui è buono. Fermiamoci soltanto un momento alla parola “Padre” e ripetiamo: “Dio è mio Padre, io sono amato da Dio...”. Sperimenteremo una realtà sorprendente, perché in noi verrà ad abitare la Santissima Trinità e, con le parole di San Paolo, potremo anche noi affermare: “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.
E' poi intervenuto il Cappuccino Padre Andrea Manca, sul tema “Nella Sua grande Misericordia ci ha rigenerati... (1Pt 1,3-9). E’ una Parola nuova quella che il Signore ci dona oggi: si tratta della “Speranza”, parola che oggi è praticamente sparita dal cuore di tanti cristiani. Ma il Signore vuole rigenerarci a vita nuova mediante la resurrezione di Gesù, ha affermato Padre Andrea.
Proprio per il fatto che Dio è il Dio della Speranza, i cristiani non possono permettersi di essere tristi, perché Dio è il Dio dei vivi e non dei morti. E’ necessario ed urgente, perciò, che il nostro cuore si apra alla speranza viva che è Gesù e si lasci investire dal soffio rinnovatore della Sua presenza. Siamo chiamati a rinnovare il nostro Battesimo, che ci è stato dato per rinnovarci sempre in una vita nuova infusa dallo Spirito Santo. E’ arrivato il tempo di non dire più “secondo me”, ma “secondo Gesù”! Anche il nostro cammino spirituale non deve più vagare da una parte all’altra. La porta vera, dove possiamo entrare e da cui possiamo uscire con gioia è il costato di Cristo: sta lì la fonte della nostra rigenerazione. Se vuoi sentire vibrare ed ardere il tuo cuore devi guardare il costato di Cristo. Solo lì puoi dissetarti perché appartieni a Cristo, solo lì puoi nutrirti perché nel Suo costato è nata l’Eucaristia. Gesù è tutto, non abbiamo bisogno di altro. Il Signore, ci fa nuovi nello Spirito e quanti sperano nel Signore riacquistano forza. E’ Lui che prende su di Sé le nostre sofferenze. Intanto, prendiamo la nostra croce insieme a Gesù, poi il Signore provvederà liberandoci da ogni nostra prigionia spirituale. Per questo, se crederete, vedrete la Gloria di Dio, proprio ora ed in questo luogo.
Al termine della mattinata abbiamo ascoltato la breve testimonianza di Giulia, figlia di Kali, la quale ci ha parlato della fede e della sua esperienza scolastica, resa difficile dai problemi legati all'integrazione. Giulia, forte della Parola di Gesù, non si è scoraggiata, perché consapevole di essere figlia di Dio e, con il Suo aiuto, ha sostenuto gli esami previsti dal suo corso di studi. Ha, infine, incoraggiato l'assemblea a fidarsi di Dio, perché il nostro Dio è grande e nulla è a Lui impossibile. Abbiamo un Dio grande, che in ogni occasione ci può aiutare e dobbiamo, pertanto, essere sempre saldi nella fede in Lui.
Nel pomeriggio, dopo la recita del Santo Rosario ed alcuni gioiosi canti di lode, è intervenuto il Presidente della Comunità Giuliano Monaco per offrire qualche spunto di riflessione sull’Amore e sulla Misericordia di Dio. Giuliano ha affermato che il Signore è un Dio attento e premuroso, al quale non sfugge nulla del proprio figlio, è un Padre che soffre ed offre quando il proprio figlio soffre: Egli ha già offerto un grande aiuto e soccorso all'umanità inviando Gesù.
Gesù è il dono dato all’umanità per la sua redenzione, è il massimo dei doni che il Padre potesse farci. Quale immensa grazia nell’avere Gesù e lo Spirito Santo! Giuliano ci ha poi sorpreso con alcune domande insolite: Voi conoscete le ricchezze di Dio?” Dio non ama l’oro, né l’argento e neppure i diamanti: le ricchezze di Dio sono l’amore, il perdono e la misericordia. Quali sono, invece, le povertà di Dio? L’ira, la rabbia, la vendetta, la povertà della memoria. Quando noi ci pentiamo, infatti, Lui non ricorda più il peccato, lo cancella definitivamente dalla storia. Questo è il massimo dell’amore di Dio per i propri figli, quali siamo noi. Lui è Colui che, nella Sua eterna Misericordia, non si dimentica dei Suoi figli! Coloro che hanno smarrito la strada maestra abbiano speranza: sappiano che c’è un riscatto. Qual è il prezzo di questo riscatto? E' il Sangue di Gesù che è colato dalla croce per tutta l’umanità! Siamo stati redenti dal nostro Signore Gesù! La Misericordia di Dio è la massima pazzia d’amore per noi! Se Dio non fosse pazzo d’amore non farebbe quello che fa, mentre in Lui c’è sempre spazio per il perdono e la riconciliazione. Noi siamo amati e rigenerati nella Sua Misericordia. E rigenerare significa ricostruire: veniamo cioè recuperati e ci viene ridonata la vita. Il Cuore di Gesù è il cantiere e l'officina dove noi siamo recuperati e rigenerati: dobbiamo aprire il nostro cuore e Gesù farà, del nostro cuore, un’altra officina dove saremo lavorati, per poi uscirne raggianti.
E’ seguita la Relazione di Kalì, il quale ci ha invitato a meditare sulla guarigione dello storpio alla porta “Bella” del Tempio (At 3,1ss). Lo storpio non avrebbe mai pensato di camminare ed andava alla porta del Tempio per chiedere l’elemosina. Pietro non si è messo a pregare, ma si è limitato a guardarlo e a dirgli “non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù il Nazareno, alzati e cammina! Il desiderio di Dio è che siamo tutti trasformati e, per questo, ci ha dato un Nome al di sopra di ogni altro Nome, nel quale c’è tutta l’autorità di Dio. Dovremmo conoscere meglio Gesù e comprendere il motivo per cui portavano a Lui tanti malati e indemoniati: perché aveva lo Spirito Santo e li guariva!
La Sua Parola, pronunciata con autorità, è Spirito e Verità. Ecco perché dobbiamo insegnare ai cristiani a vivere la fede in Dio: Lui ci ama personalmente e vuole che noi siamo guariti. Quando camminiamo con il Signore, non è più la nostra bocca a parlare, ma è Lui che opera. Dio è un Padre buono. Dobbiamo avere fiducia in Dio con la stessa semplicità usata da Pietro: “e, presolo per la mano destra, lo sollevò”. Pietro aveva visto, infatti, che quell’uomo ancora dubitava perché non si aspettava di guarire e, allora, gli prese la mano e “di colpo, le caviglie ed i piedi si rinvigorirono”.
Quando uno crede fermamente, Dio può servirsi di lui anche per guarire un’altra persona. Anche la Parola di Gesù, quando Egli pregava, veniva confermata dai segni.
Dopo una profonda adorazione del Santissimo Sacramento che il Sacerdote ha portato in processione tra l’assemblea, si è svolta una fiduciosa preghiera per la guarigione interiore e fisica. Tanti dei presenti hanno sentito ardere il proprio cuore alla presenza di Colui che tutto risana e si sono lasciati bagnare dal Suo balsamo. La Celebrazione Eucaristica è stata Presieduta da Padre Andrea Manca il quale, nella sua Omelia, ha esortato a fare la sintesi che Gesù, in questa giornata, ha voluto scrivere nel cuore di ciascuno di noi.
Il Santo Padre ci ricorda che la vita della Chiesa è tutta nella Messa, dove ancora Gesù si offre al Padre per noi. Pensate a quanto sia importante il perpetuarsi di questa offerta, ha proseguito Padre Andrea. Tutto converge nell’altare perché è Gesù che fa tutto per noi: nella Santa Messa Egli prende su di Sé le sofferenze di tutta l’umanità. Finché ci sarà questo mondo Gesù ci ha assicurato la Sua presenza viva e vera attraverso l’Eucarestia.Padre Andrea ci ha, infine, esortato tutti a partecipare quotidianamente alla Messa per nutrirci di quell’unica Carne a noi necessaria: Dio ci ha messo il Suo Corpo tra le mani e noi dobbiamo impegnarci a vivere la presenza viva e vera di Gesù in modo da riuscire a toccare il cuore dei fratelli.
Ciascuno di noi si è accostato al Banchetto Eucaristico con questa fede ed ha potuto assaporare la reale presenza di Gesù. A fine giornata tutti eravamo raggianti di gioia ed abbiamo avuto l’impressione che le ore siano trascorse molto velocemente, perché Gesù ci ha attirati a Sé e ci ha invitati ad entrare nel Suo cuore, nella Sua Officina della Misericordia: è una splendida esperienza che non conosce tempo perché è impregnata di eternità.