Celebrazioni di Pentecoste
Roma 17-19 Maggio 2013
Dopo soli due mesi dalla sua elezione, Papa Francesco ha incontrato i Movimenti Ecclesiali, le Comunità, le Associazioni e le Aggregazioni Laicali in occasione delle Celebrazioni della Pentecoste. Una rappresentanza della nostra Comunità ha avuto la grazia di parteciparvi dal 17 al 19 Maggio.
In preparazione alla Pentecoste l’itinerario spirituale è iniziato con la partecipazione alla Solenne Concelebrazione Eucaristica patrocinata dalla Catholic Fraternity presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere. Sua Eminenza Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha presieduto la Celebrazione.
Nella sua Omelia, egli ha rivolto delle parole molto incoraggianti ed ha asserito che per un cristiano lo Spirito Santo non è un accessorio e non può essere addomesticato. Egli continua a sfidarci ogni giorno e ad indicarci cammini sempre nuovi. Tutta la vita del cristiano, infatti, è animata dallo Spirito Santo ed è arricchita dai Suoi doni, dai Suoi frutti e dai carismi, elargiti con generosità ai Battezzati, alle Comunità e alla Chiesa intera. Il Cardinale Rylko ci ha invitati a lasciarci guidare dallo Spirito Santo e dalle Sue parole, nonostante Lui sia esigente e venga visto da noi come “scomodo”, perché ci fa camminare controcorrente nella cultura dominante. Lo Spirito Santo ci chiede di uscire da noi stessi, di abbandonare le nostre logiche umane, ci spinge a fare delle radicali scelte di vita e ci propone il Vangelo senza sconti, ci sorprende sempre e ci apre orizzonti sempre nuovi e inaspettati. Dopo aver ringraziato la Catholic Fraternity per il suo generoso servizio alla Chiesa intera, il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici ha esortato tutti ad aprire la porta della fede allo Spirito Santo e a farci guidare da Lui, perché questa è la sfida che Lui lancia a noi nell’Anno della Fede. Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Presidente della Catholic Fraternity Matteo Calisi ha rivolto al Cardinale Rylko un caloroso ringraziamento per la sua sollecitudine Pastorale con cui da sempre accompagna il cammino dei Movimenti Ecclesiali e delle Nuove Comunità e, in particolare, quello della Catholic Fraternity che, in seno al Rinnovamento Carismatico Cattolico, ha una sua specifica missione riconosciuta dalla Santa Sede nel 1990.
Dopo il canto finale, partendo dalla Basilica i partecipanti delle varie Comunità hanno dato inizio ad una coloratissima processione nelle strade limitrofi, scandita da vivaci canti, per raggiungere i vicini Uffici della Catholic Fraternity, situati nel Palazzo San Calisto, dove vi è stata la Dedicazione della Cappella a San Nicola, gesto che ha voluto mettere in luce la testimonianza di tale Vescovo e Confessore, quale richiamo a vivere e a custodire, con maggiore impegno, la vita cattolica nell’Anno della Fede.
Il sabato pomeriggio abbiamo raggiunto la Piazza San Pietro, già gremita di partecipanti giunti da varie Nazioni, per vivere la Vigilia di Pentecoste insieme al Santo Padre. Il Sagrato della Basilica di San Pietro si è trasformato in un Cenacolo a cielo aperto, dove lo Spirito Santo ha potuto aleggiare a bassa quota per illuminare ogni cuore. Oltre 250.000 persone hanno elevato all’unisono una potente invocazione allo Spirito Santo che ha potuto raggiungere anche i cuori di chi, unito in preghiera, seguiva la diretta televisiva dell’evento.
Durante la Veglia di Pentecoste Papa Francesco, nel rispondere ad alcune domande dei Movimenti, ha voluto dare ad essi alcune importanti indicazioni, utili per il loro cammino. Si è soffermato sul fatto che il primo annuncio avviene in casa, nella famiglia, perché è sempre una persona quella che ci dice chi è Gesù, che ci trasmette la fede e ci dà il primo annuncio. Il Santo Padre ha evidenziato che la testimonianza e la comunicazione della fede avviene non con le nostre idee, ma con il Vangelo vissuto nella propria esistenza grazie alla sinergia con lo Spirito Santo, che rafforza in noi le virtù del coraggio e della pazienza e ci rende capaci di resistere all’attuale mondanità spirituale.
La mattina di Pentecoste, avvolti dall’entusiasmo e dalla gioia delle migliaia di persone presenti e coinvolti in un caloroso applauso, abbiamo accolto con gioia Papa Francesco, il quale ci ha esortati tutti a rivivere l’effusione dello Spirito Santo operata da Cristo Risorto, evento di grazia che ha riempito il Cenacolo di Gerusalemme per espandersi nel mondo intero.
Papa Francesco, nella sua Omelia, nel proporre una riflessione sulle parole “novità”, “armonia” e “missione”, ci ha esortato ad aprirci alle sorprese di Dio e ad abbandonarci a Lui, lasciando che lo Spirito Santo, portatore di novità, ci faccia uscire dal nostro orizzonte limitato, chiuso ed egoista. Ha affermato che solo lo Spirito Santo, seppure apparentemente sembri creare disordine nella Chiesa, porta la diversità dei doni e dei carismi e riconduce tutto all’armonia. Solo Lui, infatti, può suscitare la diversità, la pluralità, la molteplicità, ed opera nell’unità. Le sue parole ci hanno coinvolto in modo particolare quando ha descritto lo Spirito Santo come il vento che soffia nella vela della nostra anima: senza la sua spinta, senza la sua grazia, noi non andiamo avanti. Dopo la Santa Messa, a mezzogiorno il Papa ha recitato il “Regina Coeli” ed ha ringraziato per il loro amore alla Chiesa gli oltre 150 Movimenti, Comunità Ecclesiali ed Aggregazioni Laicali giunti per la solennità della Pentecoste, e li ha invitati a portare il Vangelo sino alle periferie esistenziali.
Mentre lasciavamo la Piazza San Pietro abbiamo avvertito una grande nostalgia per quei momenti trascorsi insieme al nostro Pastore, ma lo Spirito Santo, che in queste giornate ha fortificato la nostra fede, ci ha rassicurato con il coraggio di percorrere le strade del mondo portando il Vangelo di Cristo.