Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani
Cristo non può essere diviso (cfr. 1Cor 1,1-17)
18-25 gennaio 2014
"Cristo non può essere diviso!" (1Cor 1,1-17) è stato il tema conduttore della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani celebrata dal 18 al 25 Gennaio 2014, alla quale la nostra Comunità ha preso parte a seguito di un itinerario di preparazione e di condivisione, durante i mesi precedenti, insieme ai rappresentanti delle varie Confessioni Cristiane: la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta ed Esarcato per l'Europa Meridionale, la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno, la Chiesa Evangelica Battista, la Chiesa Evangelica Luterana, la Chiesa Ortodossa Rumena, Chiesa Ortodossa Russa e l'Arcidiocesi di Cagliari della Chiesa Cattolica. Con esse, infatti, condividiamo già da vari anni un costante cammino di reciproca conoscenza, di rispetto delle varie connotazioni, di dialogo e di accoglienza.
Così è avvenuto anche nella Settimana per l'Unità dei Cristiani quando nei giorni feriali, insieme alle varie Confessioni Cristiane, si sono organizzati degli incontri di preghiera e riflessione secondo la propria specificità spirituale.
Domenica 19 Gennaio 2014, nella Parrocchia di San Sebastiano di Cagliari, si è svolta la Celebrazione Ecumenica che ha avuto inizio con la proclamazione della Parola di Dio, il brano della Prima Lettera ai Corinti 1,1-17, ed il saluto di benvenuto da parte dell'Arcivescovo di Cagliari S.E. Mons. Arrigo Miglio.
La Celebrazione è proseguita con alcune brevi riflessioni proposte dai responsabili delle Chiese Cristiane sull'importanza e l'urgenza dell'unità dei cristiani, soprattutto in questo tempo caratterizzato da una dilagante secolarizzazione. E' stato fondamentale il servizio svolto dalla corale ecumenica, costituita da rappresentanti delle varie Chiese e da alcuni membri della nostra Comunità, che ha animato in modo appropriato i principali momenti della Celebrazione. Ai piedi dell'altare sono stati posti dei tessuti colorati che convergevano in un solo punto, ad indicare la varietà e i diversi itinerari delle Chiese, ma anche il desiderio profondo di ritrovare e rafforzare l'unità.
Durante la preghiera i presenti sono stati invitati a rivolgere il proprio volto prima ad oriente, poi ad occidente, a nord e a sud, per presentare al Signore gli elementi naturali della terra da Lui ricevuti e per ringraziarLo dando Gloria a Lui solo. Un altro gesto simbolico ha contraddistinto la Celebrazione Ecumenica: i diversi rappresentanti delle Confessioni Cristiane hanno voluto condividere tra loro i doni ricevuti da Dio per l'edificazione del Corpo di Cristo, poiché siamo chiamati alla condivisione e all'unità in Cristo essendo figli dello stesso Padre. La Chiesa Cattolica, che ha ricevuto il dono della "diaconia", ha donato un grembiule come segno del servizio; la Chiesa Ortodossa, attraverso il turibolo e l'incenso, ha inteso donare il dono della liturgia, le Chiese Evangeliche hanno donato la Parola, simboleggiata dalla Bibbia.
Un fraterno segno di pace ha sicuramente contribuito a consolidare la stima reciproca, nella consapevolezza di essere un popolo in cammino, grato a Dio per la chiamata personale a percorrere la via della santità.