La Comunità Primavera
Un nuovo rapporto di coppia
Cenza e Gianni, Cagliari 1 giugno 2003
Siamo Cenza e Gianni, facciamo parte della Comunità Primavera del Rinnovamento Carismatico Cattolico (R.C.C.) da circa 6 anni, e ringraziamo il Signore per averci chiamato in questa meravigliosa realtà.
Come certamente a tanti di voi sarà capitato, nonostante la nostra vita procedesse nell'ambito della così detta normalità (lavoro, famiglia ecc.), in noi vi era una sensazione di incompletezza, un senso di mancata realizzazione, sia personalmente che come coppia. Ci sentivamo inutili, avevamo la sensazione che la nostra vita scorresse inutilmente e, inesorabilmente, fosse sprecata.
Fummo invitati ad uno dei tanti Convegni promossi dalla Comunità Primavera e, da allora, abbiamo intrapreso un cammino denso di esperienze interiori e di crescita spirituale, che ci ha condotti a capire la necessita di vivere in Comunità.
Siamo infatti convinti che non ci si salva da soli e che non si cresce stando in disparte: abbiamo bisogno degli altri, così come gli altri hanno bisogno di noi. Si cresce prima ricevendo e, poi, ancor più, donando.
Altro frutto dell'incontro con la Comunità è stato la consapevolezza, che poi è divenuta bisogno, di dover, nel nostro piccolo, essere utili in qualcosa che fosse, però, finalizzato a far conoscere Gesù. Un po' come fecero i primi apostoli dopo aver ricevuto lo Spirito Santo: andarono ad annunciare il Vangelo.
Al primo impatto con la Comunità ci ha colpito maggiormente la carità che essa è capace di offrire. Ciascuno di noi aveva bisogno di sentirsi accolto, capito, ascoltato, amato. La conversione del cuore inizia lì, dove trovi le braccia aperte ad aspettarti, dove puoi ripartire da zero, dimenticando
il passato e ricostruendo tutto sulle fondamenta dell'amore di Dio.
Ci ha affascinato la carità intesa come capacità di amare. E l'amore, crediamo sia il dono più grande che il Padre abbia voluto concedere alla nostra Comunità, la quale ama non di un amore proprio, ma dell'amore che viene da Dio, anzi, è Dio stesso che ama lei.
Abbiamo sempre avuto la certezza che, per qualunque problema, la Comunità prega e accoglie la Volontà di Dio Padre.
In questo clima, ha ripreso vigore anche il nostro modo di essere coppia, laddove qualche incomprensione aveva, magari, causato un po' di ruggine. Abbiamo scoperto un modo nuovo di vivere il rapporto di coppia, quello di sentirsi ciascuno parte dell'unico corpo coppia
. Proprio come una piccola Chiesa nella Chiesa Corpo Mistico
, con il desiderio di essere ciascuno complementare all'altro, ed unico strumento delle mani del Signore a beneficio dei fratelli e per la Gloria di Dio.
Non possiamo parlare della nostra esperienza con la Comunità senza rivolgere il nostro pensiero a colei che è stata il pilastro attorno al quale la Comunità stessa è sorta ed è poi cresciuta: Simona.
Di lei ci ha incantato praticamente tutto e, in particolare, la capacità di aver saputo offrire la propria vita per i fratelli. Leggiamo nella Sacra Scrittura: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici
(Giovanni 15,13).
Simona ha saputo essere chicco di grano e la nostra presenza qui, oggi, non è che una piccolissima parte dei frutti che, con l'offerta di sé, ha ottenuto dal Padre. Ha saputo essere sale che ha dato senso a molte coscienze: ci riferiamo alle diverse conversioni e vocazioni (religiose e laiche) che la vita vissuta di Simona ha suscitato. Simona aveva impresso in se il carattere di Gesù, lo stesso carattere che traspare dalla nostra Comunità e che rimane a noi quale esempio da imitare nella nostra vita.
Questa nostra testimonianza, vuol essere un messaggio di speranza per coloro che hanno perso la fiducia, per quelle coppie che attraversano momenti di crisi, umanamente e apparentemente senza soluzione, senza via d'uscita.
Lasciate entrare Gesù nel vostro cuore, pregando insieme. Come dice il Santo Padre: Spalancate le porte a Cristo
, consegnate a Lui le chiavi della vostra vita, lasciate che sia lo Spirito Santo a guidare i vostri passi, e non vi saranno crisi che potranno dividere ciò che la potenza dell'Amore di Dio ha unito per mezzo del vincolo matrimoniale.