Alcuni ricordi indelebili di Mons. Alberti
Dobbiamo tornare indietro di diversi anni per ricordare il nostro primo incontro con Monsignor Ottorino Pietro Alberti. Nei primi mesi del 1988 venimmo ricevuti nella sala delle Udienze della Curia Arcivescovile, allora ubicata in Piazza Palazzo, accanto alla Cattedrale di Cagliari. Dal suo modo di parlare e dal suo volto lo ritenemmo da subito una persona affabile e paterna. Così, da quel primo incontro sino al termine della sua missione Episcopale del Settembre 2003, i nostri colloqui furono innumerevoli. Anche gli scritti di suo pugno, dalla minuta calligrafia, pervenuti alla Comunità, hanno segnato un rapporto paterno – filiale e di stima reciproca.
L’Arcivescovo Mons. Alberti era nato a Nuoro ed aveva conseguito due lauree: una in Agraria e l’altra in S. Teologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Prima di essere alla guida della Diocesi di Cagliari, fu Rettore del Pontificio Seminario della Sardegna e per diversi anni Vescovo della Diocesi di Spoleto-Norcia, successivamente svolse il suo incarico di Presidente della Conferenza Episcopale Sarda dal 1988 al 2003.
Mons. Ottorino Alberti fu un punto fermo di riferimento non solo per il Clero, ma anche per tutto il popolo della Diocesi Cagliaritana. Possedeva la grande capacità di gestire situazioni anche complesse, come la disoccupazione, il banditismo, il dilagare degli incendi, la siccità, l’immigrazione delle popolazioni rom, la dispersione scolastica. Fu un profondo conoscitore di alcuni Movimenti Ecclesiali come l’Azione Cattolica ed il Rinnovamento Carismatico Cattolico. La sua umanità lo rendeva amabile, spiccava in lui l’ascolto, cui seguiva il dialogo ed il consiglio. Esortava alla preghiera, alla pazienza e alla fiducia nel Divino intervento. Nel dialogo con lui non mancava il suo incoraggiamento.
Quando si ebbe modo di incontrarlo nel privato o ai Convegni della Comunità, in ogni occasione non mancarono le parole di stima e di incoraggiamento per il nostro cammino spirituale comunitario. Ci diceva: “Qualunque difficoltà vi troviate ad affrontare, nel sociale o non, ricordatevi che voi dovete essere sale, lievito e luce... Andate avanti perché il Signore vi precede”.
Lo ricordiamo nel Gennaio del 1993 quando, dopo suoi attenti esami, nuovi inserimenti, modifiche, approvò la prima proposta dello Statuto Comunitario convocandoci nella Cappella Privata dell’Episcopio per la Celebrazione della Santa Messa di ringraziamento. Durante la Santa Messa, al Consiglio Spirituale, ai fratelli dei principali ministeri e ai diversi componenti della Comunità, ha voluto confermare il suo apprezzamento per l’apostolato della Comunità: “Il Signore vi ha condotti sin qui... lodateLo e ringraziateLo... Andate avanti senza paura e lasciatevi rinnovare. Il vostro fiducioso abbandono in Lui si rinnovi ogni giorno... Come amate Cristo, così amate i vostri fratelli. Aiutate le persone che vi frequentano a conoscere il Cristo in modo autentico... Voi date agli altri ciò che più prezioso: la fede! Ecco l’Evangelizzazione o, meglio, la Nuova Evangelizzazione! Andate avanti con la Benedizione della Chiesa...”.
Nella sua Cappella Privata siamo stati da lui ricevuti anche successivamente, nel Dicembre del 2000, per la Celebrazione Eucaristica in occasione dell'Approvazione del nuovo Statuto e del Regolamento dell'Associazione.
Per anni, soprattutto durante il suo mandato Episcopale a Cagliari, sono stati numerosi i viaggi a Roma, in qualità di membro della Sacra Congregazione per le Causa dei Santi, dove il suo servizio veniva grandemente apprezzato.
Il suo minuzioso e meticoloso lavoro nell’osservazione delle Virtù Eroiche, fece sì che vennero canonizzate alcune anime belle della Sardegna decedute in concetto di santità: Antonia Mesina, Suor Maria Gabriella Sagheddu, Fra Nicola da Gesturi, Suor Giuseppina Nicoli, che sono stati Beatificati dalla Chiesa.
Fu proprio questo suo perspicace fiuto della Santità che lo portò ad istituire il Tribunale per l’Inchiesta Diocesana sulle Virtù della nostra cara Simona Tronci, cofondatrice della Comunità. Dapprima convocò il Cappuccino Padre Clemente Pilloni, autore del libro “Innamoratissima di Gesù” che argomentava alcune parti del diario di Simona e, dopo aver ascoltato il suo parere, visto che lo stesso Padre Clemente era anche Vicepostulatore della Causa di Fra Nicola da Gesturi, lesse il suo libro ed i Diari e in lui scaturì la certezza di dover avviare l’Inchiesta Diocesana per la sua Beatificazione.
Le esequie di Monsignor Alberti si sono svolti il 19 Luglio 2012 nella Cattedrale di Nuoro, città nella quale ha trascorso i suoi ultimi anni, alla presenza di centinaia e centinaia di persone giunte da tutte la Sardegna e dalla Penisola, varie autorità e numerosi Sacerdoti e Vescovi, che, gli hanno voluto esprimere, con il loro ultimo abbraccio, quanto l'hanno stimato ed amato.
Lo vogliamo ricordare con il volto sereno e con quel sorriso che ci comunicava la pace interiore e la speranza. Crediamo che Monsignor Ottorino Alberti abbia arricchito il Cielo per la sua incessante preghiera che, da lassù, rivolgerà al Padre per la Chiesa intera.